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Lo guardò con occhi gravi mentre egli le descriveva un certo grembiulino rosa che ella portava da piccina in Inghilterra, e cercava di farle ricordare un teatrino di marionette, di cui a quell'epoca una Fräulein Meyer o Müller era direttrice di scena.

Vedremo, rispose il prodigio, che non intendeva d'amare su comando. Fräulein Müller era agitata da mille reminiscenze. Era , a Dover, che la madre di Nancy, Valeria dolce e giovine e Italiana, le era venuta incontro ventiquattro anni fa!... Avevano preso il thè, con pane e burro, nel treno... Avevano entrambe perduto l'ombrello... e pioveva...

Del benessere morale e fisico di Anne-Marie si occupava Fräulein Müller, con incessante ed agitata cura: ritenendo di uguale importanza la passeggiata nel parco e lo studio dei «Zigeunerweisen»; la scodella di minestra, e la preghiera mattutina e serale.

Era un'altra cotta. Nella Casa Grigia a Wareside, Fräulein Müller leggeva ancora la Divina Commedia all'inconscio zio Giacomo. I fiori dei meli oscillavano nella mite aria primaverile. Le farfalle passavano come fiori alati sul capo di Edith che giaceva in un seggiolone al sole, troppo stanca per muoversi e troppo svogliata per leggere.

Ha fatto una faccia e ha detto: «Ho schifo dei millimetriMa perchè schifo? Le ho detto: Ricordati che i millimetri vanno sempre a destra. E lei mi ha risposto: «Allora io andrò sempre a sinistra.».... Vedi, io ho trovato che quella era una risposta di una incredibile stupidaggine. Nancy rise. Ma questo è ancora nulla, continuò Fräulein Müller.

E a ricevere anche te, mia Nancy, e la tua bambina, disse Fräulein, cercando un posto asciutto nel fazzoletto dagli orli rosa. Verrete a stare con me. Oh, ~meine kleine~ Nancy! Il nostro piccolo Genio! E cosa ne è della Poesia?... La settimana seguente Fräulein Müller lasciò Lexington Avenue per prendere possesso del suo «Gartenhaus», come chiamava la casetta a Staten Island.

Ella ammonticchiava così la biancheria di madama Petit su i cappelli di Alexandrine, i coturni di Muller sulle magiche seterie di Lyon. Si sarebbe detto che Regina non comprendesse la ricchezza, la bellezza, il gusto elegante di quei capi d'opera dell'industria francese; che ella non sentisse la maest

E qui Fräulein Müller ripetè un discorso che aveva gi

«Bel popò, fa la nanna, fa la nanna, bel popò... ... Menton fleuri, menton fleuri, kikiriki, kikirikiFräulein Müller sedeva nel parco, leggendo.

Nancy con una bambola in braccio, sedeva sull'erba ai suoi piedi; e la osservava, divertendosi a veder ballare sul cappello di Fräulein Müller due piume nere che oscillavano come su di un piccolo carro funebre, segnando il ritmo di qualche cosa che Fräulein leggeva. Che cosa leggi, Fräulein? domandò Nancy. Che belle parole, disse Nancy. Leggile ancora. Fräulein ripetè i dolci versi mattinali.