United States or Greece ? Vote for the TOP Country of the Week !


Su 'l vespro converranno a una tenzone, ne l'orto pien di fonti e di roseti, donne, scultori, musici, poeti, principi, come in un decamerone. E ne 'l convito calici e bicchieri far

Non essendovi portinaio, la corte apparteneva, di giorno come di notte, ai lazzaroni, ai mendicanti, ai musici ambulanti, alle prostitute, agli animali perduti, ai fanciulli scostumati: era il salone del vizio e della miseria. Un materassaio vi veniva a battere il suo crine e cardar la sua lana, perchè gli accomodava così, non curandosi punto se il rumore e la polvere incomodassero gl'inquilini.

E bisognava vedere quei garzoni, come finita una danza, facevano a chi fosse più spedito a ripigliar il posto sullo spazzo, affollando il festaiuolo, empiendogli di spiccioli le mani. Ed egli pigliava e ringraziava per e pel convento, cui doveva pagare la decima; poi diceva ai musici che tornassero a suonare, e significava ammiccando che egli voleva suonate corte e frequenti.

In un batter di occhio il silenzio si fece. Quattro parrucchieri musici si collocarono nel centro, innanzi ai giudici. Essi suonavano il flauto, il violino, la chitarra ed il mandolino. Il cantante dava il tuono. Tre concorrenti, che non avevano buona voce, si fecero surrogare dai loro allievi.

I musici castrati e que' da razza incominciaron poi la serenata. Turba non s'udí mai cotanto pazza, di voce fastidiosa e sgangherata. Matteo poeta è per tutto, e schiamazza perché la poesia fosse lodata. Pareva scritta dal fine al principio, siccome l'orazion di sant'Alipio.

I leviti erano divisi in tre grandi famiglie secondo il nome dei tre figliuoli di Levi Kead, Gheresson, e Meravi. Davide divise in quattro classi i trent’otto mila leviti che allora si trovavano adulti, ventiquattro mila furano addetti al servizio dei sacerdoti; quattro mila vennero fatti guardiani o portinai, altrettanti nominati musici, e sei mila giudici e genealogisti nelle citt

Pare che la legge non assegnasse loro alcun particolare vestimento; solamente ai tempi di Davide e di Salomone i cantori, i musici e quei che portavano l’arca dell’alleanza, erano distinti dagli altri, da una specie di rocchetto o cotta di fino lino, che indossavano solamente nell’esercizio delle loro funzioni.

Quel gli dipinge il corso de' pianeti, questi la terra, quello il ciel gli squadra: questi meste elegie, quel versi lieti, quel canta eroici, o qualche oda leggiadra. Musici ascolta, e vari suoni altrove; senza somma grazia un passo muove. 93 In questa prima parte era dipinta del sublime garzon la puerizia.

Quattro Musici in exortar Madonna Chyreresis ad amar: chi per lei more: cantano questa barzalletta. Mu: Dapoi notte: vien la luce. Chi è in fortuna, porto, spera: Perché dal matino, a sera: Varie cose il tempo, adduce. Dapoi notte: vien la luce.

Antica era in Palermo la Unione dei Musici , fratellanza alla quale erano ascritti quanti «come strumentarii», o come cantanti, o come maestri, coltivassero l’arte dei suoni. La chiesetta di essi, dedicata a S.a Cecilia, loro patrona, scompariva al sorgere del teatro di questo nome , destinato alle opere musicali.