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Sono portati in quelle parti a' nostri tempi gli ongari parte per la via di Polonia e Moscovia, daddove passano in Persia molti mercanti che, traversando il Mar Nero, vanno a Trabisonda, e di in Erzerum, daddove passano nella Persia, ove col traffico traggittano ancora nelle Indie; parte per l'Ongheria stessa passano a Costantinopoli, e, di sparsi per la Turchia, sono da' mercanti portati pur in Persia con le caravane, che da varie parti di quell'imperio colá si portano e seco recano ancora zecchini, che d'Italia continuamente calano in Turchia, e sultanini o «suraffi» dal Cairo; e parte ancora con le caravane d'Egitto, che, traversando i deserti d'Arabia, vanno a trafficare in Balsera sul golfo di Persia, ove cápitano con varie merci persiane ed indiane navi.

Sopraggiunta la lunga e fatale guerra di Candia, questa diede agio alle altre nazioni di dilatare ed assorbire quasi interamente il commercio persiano, al quale aveano atteso Leone X, il cardinale Richelieu, il duca Federigo d'Holstein, le provincie unite, e gli zar di Moscovia. E succeduta la pace, ripigliarono i Veneziani con difficolt

E perchè la mossa delle armi persiane contro il Turco può causare che resti preclusa la via al commercio per la Turchia delle merci che capitano a questa piazza dalla Persia, si potrebbe, come il re lo desidera, avere reciproco concorso colle flotte da Ormuz o d'altra scala in fino Moscovia, e di l

ho trovato che in alcun luogo sia stato mai lecito, o sia tuttora a' privati, di fabbricarsi la moneta, fuorché in Moscovia, ove narra Sigismondo baron d'Herbesteim che fu in quei regni ambasciadore per l'imperadore, che in quello Stato era lecito ad ogni orefice convertir in moneta l'argento che gli vien dato, facendosi pagare la sua sola fattura; abbenché ciò non possa egli fare se non con il solito impronto del re e fabbricandole col solito peso e bontá che le leggi del principe comandano: altrimenti ne paga con la vita gli errori.

Passato il gran deserto dell'asiatica Sarmazia, arrivò in Moscovia, e presentatosi a quel duca, fu assai bene accolto e regalato; quindi per la Lituania, la Polonia e l'Allemagna giunse a Venezia il 9 di aprile 1477, e riferito in senato l'esito della sua missione, corse a ringraziare Iddio di averlo preservato da tanti pericoli e di avergli conceduta la grazia di rivedere la patria.