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Stolto sarai se darmi 'l nieghi, ché nol facendo ti verrá la morte! Morte, fera crudele, ai lunghi prieghi che le sian fatti acciò non ti divore, immobil sta, non che punto si pieghi. Ma se remetti ne le man mie il core e per altrove porlo indi nol svelli, non fia perché abbi tu di lei timore.

È la seconda volta che stamane ti colgo in contravvenzione. A casa subito: se ti vedo ancora, ti conduco alla Station House. Lascerete almeno che finisca le mie scarpe! osservai io. No interruppe severamente l'ufficiale di polizia. Ringraziatemi se vi lascio andare per la vostra strada; osservate la legge!

Tu vedi che anche col fatto io sto saldo alle opinioni mie; e la veritá è che gli esempi altrui mi ribadiscono ogni piú questo chiodo. Non è per altro ch'io intenda dire che tutto tuttoquanto di poetico manda una lingua ad un'altra s'abbia da questa a tradurre in prosa.

E mosse per uscire. Le due donne, tuttora pallide e sbigottite, non sapevano farsi ragione dell'avvenuto. Ma l'Illustrissimo, giunto sulla porta, si rivolse e disse loro con aria benevola: Mi rincresce ch'io non possa far nulla per voi: ma il mio carattere non lo permette, dacchè c'è chi sospetta le mie intenzioni; e poi, questo signore che tanto vi protegge, potr

Voce nuova: gentilezze nuove; peggio ancora: le braccia di Lidia mi ricinsero il collo, e le sue labbra s'unirono spontaneamente alle mie.... Ebbi come un lampo innanzi agli occhi, un sussulto di felicit

In due modi: cioè che tucta la providenzia, che Io uso a le mie creature che hanno in loro ragione, è sopra l'anima e sopra 'l corpo.

Non mi rispondi? seguitai, prendendole la mano ch'ella teneva abbandonata lungo il fianco. Tu non mi credi; tu hai perduto qualunque fede in me; tu temi ancora che io ti deluda; tu non osi di ridonarti perché pensi sempre a quella volta.... , è vero: fu la più cruda delle mie infamie. Io n'ho rimorso come d'un delitto; e, anche se tu mi perdonerai, io non potrò mai perdonarmi. Ma non t'accorgesti tu che io ero malato, che io ero demente? Una maledizione mi perseguitava. E da quel giorno io non ebbi più un minuto di tregua, non ebbi più un intervallo di lucidezza. Non ti ricordi? Non ti ricordi? Tu, certo, sapevi che ero fuori di me, in uno stato di demenza; perché tu mi guardavi come si guarda un pazzo. Più d'una volta io sorpresi nel tuo sguardo una compassione penosa, non so che curiosit

Per me, se me ne fosse data licenza, non indugerei un momento a rispondere con baci in fronte alle indulgenze accordate a quelle mie strofe. Tanto più che, oggidì, le creature che si commovono un po' ancora alla poesia sono le donne, e le donne belle in ispecie. Ma l'esercizio di siffatti rendimenti di grazie non è concesso in questa valle di frutti proibiti.

E in questa vita gli ho posti a temptare molestando le mie creature; non perché le mie creature siano vente, ma perché esse vencano e ricevano da me la gloria della victoria, provando in loro le virtú.

La notte veglio penosamente. Sento un gran vuoto! Mio fratello ieri non si sentiva bene: ed io penso come sono cattivo con lui. Gli darò tutte le mie armi. Che mi rester