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Si mostra a Suor Angelica dello Spirito Santo e si fa accarezzare i biondi capelli; si lascia tenere tra le braccia da Suor Caterina di Bologna; a Suor Ida da Nivella parla in latino, dicendo: Ida, cor meum et anima mea; si arrampica, in minuscole proporzioni di corpo, su la conocchia di Suor Rosa da Lima, le fa mille scherzi e passeggia con lei presa per mano; va a coricarsi a fianco di Suor Anna di tutti i Santi; fa madrigali con Suor Geltrude da Eisleben.

Amo, e sovra il cor mio palpitò il core Del mio Diletto, ed era ah ! il proclamo All'universo in faccia era il Signore! Io lo vidi, il conobbi, ei m'ama, io l'amo! Fac ut ardeat cor meum. Amo, e sovra il cor mio col nome santo Sta del Signor quel d'una Donna impresso Quel della Vergin che a Lui siede accanto! Quel di Colei che gloria è del suo sesso!

Seguirono, subitamente, a una di queste violente detonazioni un fumo violaceo, ch'empì tutta la buca formicolante, e un silenzio improvviso. Non vedevo più nulla: mi credevo accecato. Il teatino mi doveva tuttora essere accanto, poichè quella che lentamente, sommessamente terminava una preghiera, mi parve proprio la sua voce. ... committo spiritum meum...

Fratello Prospero, svegliatevi; brucia il convento. Chi dorme non piglia pesci. Chi veglia alla luna e dorme al sole, non acquista roba, onore. Il padre Prospero finalmente si scosse. Amici, disse egli, aprendo gli occhi e richiudendoli subito, ego dormio, sed cor meum vigilat. Ah , un bel vegliare che fa! Sicuro, fa il chilo; rispose padre Prospero, tentando di rimettersi a dormire.

PRUDENZIO. Testor Deum ch'io voglio andare nunc nunc al tribunale della Reverenzia dil Monsignor Governatore e dechiarargli pedetentim tutte le superfluitá che se fanno in questa terra alli omini del Gimnasio romano. RUFINO. Leviamocelli dinanzi, patrone. MALFATTO. Olá! Ve ne andate? non volete che venga, eh? CURZIO. : ché non camini? PRUDENZIO. Per corpum meum...

E qui Orazio levò una specie di cuffia, che gli cuopriva la testa intorno intorno rasente le orecchie, ed i banditi conobbero per la prima volta, com'egli non avesse capello che non paresse filo di argento; i sopraccigli poi e la barba si conservavano nerissimi. Da venti anni in qua io diventai canuto. Domine in adiutorium meum, esclamò un vecchio bandito; tu non saresti mica parente del diavolo?

Ego Constantius de Sarra, artium liberalium magister et pubblicus imperiali autoritate notarius, tamquam confidens praefacti domini consulis, suprascriptam literam transtulit ut supra, et ad veritate proemissorum, signum meum notarj apposui consuetum. Commemoriale XVI, p. 27. Arch. ven. gen. 1474, 11 Febbraio. Commissione ad Ambrogio Contarini, ambasciatore veneto in Persia.

¹ Vocavi, et renuistis; extendi manum meam, et non fuit qui aspiceret; despexistis omne consilium meum, increpationes meas neglexistis; ego quoque in interitu vestro ridebo, et subsannabo; quando id quod timebatis advenerit. «Ma egli è pur scritto: della piet

Il vescovo è un ministro di Dio, ed il ministero di Dio non si vende si dona per fini umani. Non vogliamo saper nulla. Va via. Eh!! hai deciso? . Possa non pentirtene un giorno. Laidulfo parte. Gregorio resta lungamente mutolo, assorto a considerare, poi sclama: In manus tua, Domine, comendo spiritum meum e si rassegna.

LIMERNO. Non è mio veramente: io giá fora d'un scrigniolo quello rubbai dentro di Lementana, o Nomentana meglio diremo, luntano da Roma diece migliara; castello nobile per la vecchiezza di esso per la generosissima famiglia de Orsini, di quello ed altre assai terre posseditrice e madonna. «Nomentana meum tibi dat vindemia Bacchum | Si te quintus amat, commodiora bibas». MART.