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Appresi adunque che il battaglione regio e le due ali cafoniche marciavano da Isernia in arco di cerchio, di forma che la sinistra toccando il monte di Carpinone e la destra investendo la pendice di Pettorano, il battaglione nel centro figurava in seconda linea, e che intanto un secondo corpo di gendarmi uscito dalla opposta porta d'Isernia, per celati sentieri irruppe su Pettorano di fianco, appoggiato dalla manovra simultanea della mentovata ala destra.

Quanto stupore dovette allora occupare gli animi degl'Italiani sedicenti puri, che teneano in Milano la somma delle cose unitamente con gli Austriaci mitigati e gli Austriaci puri, quando furono edotti della convenzione conchiusa tra il vicerè e il maresciallo Bellegarde, nella quale niun cenno faceasi di loro e dei fatti loro, e in conseguenza della quale le truppe austriache marciavano alla vôlta della capitale! Checchè ne sia, niun d'essi parve sgomentato; e quanto a me, son disposto a credere che attribuirono la mossa delle truppe austriache, non gi

I viaggiatori osservarono spesso distaccamenti di truppe che marciavano a qualche distanza, e negli alberghi ove sostavano provarono gli effetti della estrema carestia, e tutti gli altri inconvenienti che sono le conseguenze delle guerre intestine. Pur non ebbero mai alcun motivo di temere per la loro sicurezza. Giunti a Milano, non si fermarono per considerare la grandiosit

Alla loro testa marciavano i dervis incoraggiandoli colla voce e coll'esempio e recitando le terribili parole dei Khuatsar che suonano così: Dervis, uomini che hanno una fama di santoni. Il Mahdi, ne aveva molti. Colpisci senza tema, giacchè colui che tu odi ha meritato la morte.

Marciavano in silenzio, in grembo ad un vaneggiamento. D'un tratto, Vitaliana, si fermò e sclamò: Le dietro-scene della vita

Di quando in quando uscivano lunghe file di egiziani carichi dei loro sansemieh di pelle di capra che andavano a empire ai pozzi d'Hossanieh e dietro a loro schiere di asini coi boricchieri che trottavano ai loro fianchi emettendo il lamentevole loro haaahh per animarli, squadroni di basci-bozuk che si esercitavano a manovrare sui terreni malagevoli e compagnie di soldati che marciavano in qua e in l

I fanti marciavano in testa coi fucili in ispalla e le bandiere spiegate, i basci-bozuk caracollavano superbamente ai fianchi, colle scimitarre in pugno, che brillavano ai raggi del sole equatoriale e l'artiglieria veniva dietro spalleggiata da una moltitudine di mahari, di cammelli, d'asini e di cavalli carichi di viveri, di munizioni e persino d'armi.

Lina, Virginia e Marzia marciavano nel centro in coda alla centuria di Muzio, ove occupavansi anche della custodia dei feriti. Esse avevano partecipato alle antecedenti pugne, armate di carabina, e mettendo piede a terra quando abbisognava. In Isernia però erano state obbligate di cedere i loro cavalli per l'inesorabile bisogno di mangiare e di avere del brodo.

Quattrocento lavoranti del canale emissario si erano ammutinati chiedendo la paga, che si negava loro da più settimane, e armati di pale e di vanghe marciavano su Roma, per venir da a domandare al principe la loro mercede. La duchessa, tornando di fuori, aveva veduto il buttero scender da cavallo e parlare concitato col portinaio, mentre scoteva il cappello bagnato di sudore.

Trovavasi allora il Papa in esilio nella rocca di Gaeta, la Coblenza dell'emigrazione italiana nel 1848 e nel 1849: mentre i francesi marciavano su Roma, gli austriaci occupavano Bologna ed i napoletani si avanzavano verso Terracina. Gli spagnoli, che da molto tempo non erano più apparsi in Italia, sbarcarono a Porto d'Anzio ed occuparono tutto il paese, fino ai monti di Albano e della Sabina.