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«Ai Grand-Mulets trovammo una specie di casupola dove entrammo, per mangiare e riposarci. Non dovevamo riprendere la grande salita che dopo la mezzanotte. «All'entrare in quella capanna indietreggiai spaventata. Credetti vedere uno spettro.

È vero, sono mesi che me lo diceva. Che cosa vuoi? Quando si è tanto poveri, non si sa più a chi rivolgersi. Adesso rimettiti un po', bisogna mangiare, ne devi a quest'ora sentire necessit

Chi ci conosce ci conosce e chi non ci conosce felice notte. Giunti alla sede dei carabinieri ci si chiuse in uno stambugio buio più di una cantina, esalante la mefite. Incominciavamo a dolerci di non essere rimasti in gabbia. Piuttosto che mangiare in questo luogo, preferisco la fame. Anch'io. Ma vedrai che non saranno tanto cani. Stavano a farci preparare la tavola.

A proposito di mangiare devo far notare ai gastronomi che avessero intenzione di andare a Digione due grandi inconvenienti: primo la eterna zuppa, che come in tutta la Francia, si mangia indispensabilmente, quasichè non vi fossero fabbricatori di paste: secondo l'ora regolare, indiscutibile del dejuner e del pranzo. Un povero disgraziato che capita in citt

Come vuoi che faccia a masticare? Dunque non può mangiare! O di che cosa camper

Nel cibo e nel poto fu modestissimo, in prenderlo all'ore ordinate e in non trapassare il segno della necessitá, quel prendendo; alcuna curiositá ebbe mai piú in uno che in uno altro: li dilicati lodava, e il piú si pasceva di grossi, oltremodo biasimando coloro, li quali gran parte del loro studio pongono e in avere le cose elette e quelle fare con somma diligenzia apparare; affermando questi cotali non mangiare per vivere, ma piú tosto vivere per mangiare.

Ma Anne-Marie, alla prima nota di ogni nuovo pezzo che George cominciava con molta espressione e molto pedale, gridava: No, no, no! Non è quello! Non è quello! Non suonate più! Non voglio sentire quello! E finalmente pianse e divenne tanto cattiva, che per castigo le due gambe posteriori dell'orso, che ella non aveva avuto ancora il tempo di mangiare, le furono portate via.

Egli non discorreva più; mangiava: aveva davanti un'oliera con olio, aceto, pepe e sale, e ghermito per le gambe un mazzo di fanciulli, attendeva a trinciarli con un coltellaccio a modo di sparagi... Oh Dio! costui è un Polifemo in progresso; invece di mangiare uomini nudi e crudi, se li divora vestiti e conditi! e stavo per venir meno.

Don Giovanni impaurito si ritira e risponde con voce tremula: «Non posso mangiare». «Vuoi sentire la musica?» «», risponde don Giovanni.

Ma non andrai più in barca con lui? interrogò Bruno ansioso. Sta tranquillo! promise Nicla. Io so che veniva sempre a mangiare a casa tua.... Non verr