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La malattia aveva cangiato aspetto, ma non era vinta; era anzi peggiorata.... I primi sintomi violenti avean dato luogo alla spossatezza e al languore!... Prima un'inquietezza ardente e furibonda gli portava le imprecazioni sulle labbra; ora era l'accoramento, la tenerezza che lo moveva al pianto.

Il termine si avvicinava, e la malattia di mio suocero si andava aggravando; esso non gradiva che le cure della moglie e della figlia, la quale non poteva abbandonarlo. Bisognava dunque che io solo accompagnassi la Giuseppina a Milano; necessit

E il primo lampeggiarmi alla mente l'idea che della vita del Tintoretto si potesse fare un dramma, e con quel dramma potessi conquistare un nome, e col nome, un avvenire? E il piacere di trovarmi ingentilito dalla malattia? E la soddisfazione di dire: «Mia madre sa che ho sofferto?» E le trepidazioni, le incertezze? 26 gennajo. È una domenica calduccia, sciroccale, umida. Apro la finestra.

Qui non c'è l'uomo ch'io cerco, e forse ha ancora da nascere. Quella è una malattia la cui causa morale è una negazione, e non altro. Buttata l

Applicato a che mo', se vi piace, amico mio? A delle combinazioni di Borsa? Ad inventare un cappello meno ridicolo per gli uomini? un rimedio contro la malattia delle patate? un'assicurazione contro l'infedelt

Fece uscire tutti, e mi volse singolari domande a proposito della marchesa e della sua malattia. Scuoteva la testa alle mie risposte, e pareva giudicare sinistramente. Io lo compresi pur troppo, ma non comunicai le mie congetture se non a mio marito, che mi raccomandò di tacere: alcuni altri domestici ebbero però gli stessi sospetti che circolarono nel vicinato.

Dunque: contro la paura non c'è rimedio? Oh : ce ne sarebbe uno: ma non so se il rimedio sia preferibile alla malattia. Dite pure: io non tremo, davanti alle medicine: la paura.... mi dar

Lo credo, Marco, esclamò il conte rabbonito, tu mi sei affezionato e fedele, lo credo, ma ora non mi puoi far nulla. Ho l'inferno nel cuore, la confusione nella testa, sono malato. Ma di una malattia non incurabile signor conte: disse Marco moderando la voce, penso io a guarirla. Lei ha bisogno di cambiare un po' d'aria, d'abbandonare per esempio Milano e fare una gita al suo castello di Magenta.

Oh! , egli è ben sventurato... sclamò Maud... E l'è colpa mia. Io non ò osato. Io non ò saputo vincere il terrore, la repugnanza, che la sua malattia mi cagiona. Io l'ò amato, pertanto, dal primo giorno. La nobilt

Catalettici, insensibili Come il cuor d'una beghina, Dallo sguardo spento e immobile, Dalla testa sempre china, Cui l'orrenda malattia, Ch'è peggior dell'agonia, Indurì la gamba e il braccio Come il ferro e come il ghiaccio;