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Mamma, c'è Ezio disse Flora, andando incontro alla signora Matilde, che entrò ravvolta ne' suoi soliti scialli di lana, come se fossimo in novembre, con in testa la sua cuffietta a nastrini celesti, in cui il suo viso pareva ancor più delicato e pallido: ma la finezza dei lineamenti manteneva in quella donna malaticcia un'apparenza di giovinezza, che i quarantacinque anni avean passato da un pezzo.

Il suo andare era lento ed un po' stracco. Trascinava il passo come la gente distratta, la quale si cura poco della terra cui calpesta e del mondo che la circonda. Era molto pallido. Ma s'indovinava di un'occhiata, che quella pallidezza, pur non essendo affatto naturale, non era una pallidezza completamente malaticcia, sopra tutto quel pallore sinistro che denunzia il vizio od il rimorso.

Maria, malaticcia, melanconica, aveva sempre pronto qualche buon consiglio od una qualche opportuna rimostranza.

Alla fiammella tremula della candela egli vide sotto quella fronte troppo bianca due occhi di un cilestro pallido, e una bocca piccola come stirata da uno spasimo nervoso; però il volto bello, di una delicatezza malaticcia, era fresco malgrado i cerchi bluastri, che rendevano più vivo lo splendore dello sguardo. La giacchetta mal chiusa scopriva sotto il collo una bianchezza.

Le sue labbra rosse, pertanto, un po' rilevate agli angoli, un po' carnute davanti e ripiegate di fuori, annunziavano che la non era malaticcia e che non aveva la constituzione ascetica. Le sue grandi palpebre velavano sovente il bagliore delle sue pupille e le davano l'aria di una Vergine.

È un po' nervosa, irascibile, malaticcia.... ma è un angelo anche lei! Anche lei! Tolosana, cara, diventer

Quando tornammo in Ollmont la mamma mi parve invecchiata di dieci anni. Era stata malaticcia tutto l’estate e più curante di non farcelo sapere che di guarirne. Dalla faccia stravolta del babbo, capii la gravit

Sulle colline pietose qualche pianta malaticcia di olivo, lacera per vecchiezza. La dama calabrese raccontò allora perchè si recasse in Napoli, perchè era vestita a lutto, perchè piangesse in silenzio e non schiudesse le labbra, perchè dei singhiozzi profondi la strangolassero anche quando i suoi occhi erano asciutti. La parola di questa povera madre gettò il terrore tra i viaggiatori.

L'astuta cameriera le rispondeva che la bambina prosperava: le parlava sempre delle ingentissime spese che occorrevano a mantenere il segreto: e poi la creatura era malaticcia.... la gente, che l'avea in cura, ingordissima.... Essa l'avrebbe adottata come le avea promesso: stesse tranquilla.

Giorgio faceva parte della rappresentanza della Camera. Prospero diceva, ma non era vero, che gli seccava moltissimo quel viaggio gli seccava per dover abbandonare sua moglie sempre malaticcia; ma come si fa?... Doveva alla sua volta rappresentare il Senato, In verit