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Il signor duca di Majoli insiste per essere ricevuto un istante dalla signora baronessa. Fate dunque entrare....

Andrea Ludovisi guardò curiosamente il duca di Majoli. Aveva compresa l'allusione, e non supponendo che quel giudizio potesse essere disinteressato, sospettò un momento che glie ne volesse per la sua riuscita presso Costanza di Fastalia; che fosse, infine, un poco geloso.... Poi scacciò il suo sospetto, rimproverandosi di averlo concepito. La più grande dirittura si leggeva negli sguardi dell'amico; egli ne conosceva l'antica nobilt

Il duca di Majoli e il Giussi, incontratisi alla Villa Nazionale, salivano la scaletta augusta della sezione napoletana del Reale Yacht Club italiano una vera scala di bastimento e si fermavano ogni due gradini. Dunque, è proprio inevitabile? chiedeva ancora il Giussi. Pur troppo! Ma questa è gi

Mi par di sognare! dopo la tempesta di ieri!... Perchè ricordarla? A proposito: e quella risposta? Che cosa bisogna fare delle lettere rimaste sotto il divano? Bruciarle!... A domani, dunque.... E scostandosi d'un passo, col cappello abbassato, a voce più forte; Signora baronessa, faccia una buona passeggiata! Lentamente, la carrozza si allontanò. Il duca di Majoli e il Giussi si avvicinarono.

Facciano pure, facciano.... E quella risposta, Ludovisi, quando me la date? A momenti, signora baronessa, se ella non va via.... E come i due amici si avanzavano, il duca di Majoli li raggiunse. È tutto fatto. Domani, alle 6, tienti pronto. La spada? La spada. Andrea Ludovisi trasse un sospiro di sollievo. Grazie! Mi volete ora aspettare cinque minuti?

Al sordo rumore di un corpo che cadeva di peso, gli aspettanti si precipitarono nella stanza; e mentre il dottore, con un gesto disperato, accertava la morte, il duca di Majoli si curvava sulla irrigidita Costanza di Fastalia, sollevandola paternamente. Al signor Guglielmo Valdara, Castellammare. Hôtel Royal. Mon cher,

A Napoli, ella aveva completamente mutato il suo sistema di vita; con abili pretesti si era sbarazzata della folla che prima le stava attorno; evitava le visite, i teatri, ogni luogo di riunione. Suo zio di Marciano e il duca di Majoli erano le sole persone che ancora vedesse.

Si era appena seduta che il campanello elettrico squillò. Andrea! Come non aveva previsto che quel giorno egli sarebbe venuto più presto? Come era stata sciocca di non correre più presto in giardino, per aspettarlo sotto gli eucaliptus? Rapidamente, ella passò nell'anticamera. Il cameriere si avanzava in quel momento. Il signor duca di Majoli.... Avete detto?...

Poi, repentinamente, afferrando il braccio al duca di Majoli, fissandolo cogli occhi atterriti: Ma è moribondo... dite la verit

Allora, le parole del duca di Majoli gli tornavano alla memoria, come un rimprovero, come un'accusa. «Crediamo sempre d'esser sinceri, ma la sincerit