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Corse ad una madia, dove trovò ancora un pane assai duro, ne inzuppò alcune fette in un bicchiere di vino e gliele portò. La bambina si mise a mangiare avidamente. Annetta l'imitò. Il sole brillava nella stanza riempiendola di calore, di allegrezza. Un senso di benessere infinito invadeva il cuore della popolana.

Fin qua le cose andavano benissimo, e io stesso, non avendo altro da fare, mi occupavo delle faccende del molino. Quando ecco che v'entro un giorno, e chi vi trovo? Il figlio d'un carrettiere, un ubriacone della peggiore specie, alle prese con un giovanotto beccaio. Il carrettiere aveva cacciato il beccaio in una enorme madia, e quasi era per schiacciargli la testa sotto il coverchio. Figurati! E tutto ciò accadeva perchè quei due, tutti e due presi di Rosa, s'erano incontrati nel molino e era venuto loro in mente di saldare i loro conti. E ci volle il bello e il buono per metterli fuori! Vi riuscii soltanto in forza della mia qualit

Nessuno sul momento, toccò gli astucci.... Alfredo postosi a sedere su di un angolo della madia, lesse la lettera, mentre le due sorelle standogli dietro la schiena la leggevano prima di lui...... Lo scritto diceva: Nelle mie stagioni trionfali all'Avana, a Madrid, a Barcellona, a Vienna, a Milano, a Napoli, quale primo soprano nei rispettivi primi Teatri, e quando io non aveva ancora venticinque anni, m'ebbi, alle serate, vistosi ricordi in oreficeria. Ne ho tanti, che ormai li trascuro, e non li porto più dopo la morte del mio caro marito, il quale, come gi

Coricandosi nel suo lettuccio, si metteva da una parte per lasciarle il posto; e quando si svegliava, il primo movimento istintivo era quello di allungare la mano: credeva sempre di sentirla. Intanto il buon padre aveva tagliato il più robusto, il più bello degli abeti, e lo piallava e lo lisciava in silenzio. Padre, che fai? La nostra casa è terminata, e non ci occorre letto, madia.

Una piccola madia, fatta lustra dalle mani che vi eran passate sopra, un paiolo, quattro piatti di peltro, quattro scodelle di terra, quattro cucchiai di stagno formavano tutto l'arredamento di quell'antro, che serviva a un tempo di cucina e di sala di conversazione ai pastori che passavano lassù la stagione del pascolo.

In casa sua l'attendevano a cena; e sulla madia finiva di fumare raffreddandosi la sua scodella di minestra; quando Rocco levando il capo, e stando per imboccare l'ultima cucchiaiata, pose gli occhi in quegli della sua donna, e le chiese: «e Tecla?» «Chi lo sa dov'è? rispose la moglie ora che impara a leggere, non la si può più comandare....!

Per chi lavori? Lavoro per una che è lontana e vicina ad un punto; che non ha più bisogno di casa, di letto, di madia, ma bensì delle nostre preghiere.

Non mi tentano i muri ove t’incarceri, la coltre che m’offri, ampia e purpurea; porto nel mio mantello un regal bene che in suoi forzieri il tuo signor non tiene. Vuoi tu goder di questo bene?... Lascia orzo e frumento nella madia, e l’olio nell’orcio, e il vino nelle coppe chiare, e i frutti all’orto, e il ceppo sull’alare.

Talvolta anche se ne muore, ma la colpa non è di nessuno. Ecco tutto! disse con un amaro sorriso. La gola le bruciava: quindi si alzò dal canapè per cercare nella madia quel resto di latte, che Tina non aveva voluto bere: non lo trovò. Anche il secchio era vuoto.

Io.... sotto al grembiale! riprese la fanciulla con tutta naturalezza. E mostrò le palme delle mani. La furbetta, voltandosi un poco, era riuscita a cacciar in tasca ogni cosa. La zia Costanza li minacciò col dito, poi si fece alla madia dove teneva a seccare la conserva di pomodoro, la rivoltò con un cucchiaio di legno, e se n'andò.