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Sulla spiaggia, più lontano, ecco i sanguinolenti macelli, vaste zattere violacee e purpuree che beccheggiano sotto il peso schiacciante ed i flosci sussulti delle bestie sventrate che uomini rossi stanno squartando in mezzo al flusso e riflusso del sangue.

Giù v'è un delirio, un'orgia Di sangue e di carname; Polpe squarciate e muscoli Ornati di fogliame, Bestie sgozzate e viscere Ancora palpitanti, E rosse man fumanti, E gocciolanti acciar! Lungi da me l'orribile Tripudio dei macelli, Ove le fronti pallide Di pecore e vitelli, Trofëo spaventevole, Col livid'occhio spento, Mandandomi un lamento, Mi possono guardar!

Le altre donne seguirebbero la marcia e per ultimi i nostri amici con quanti restavano ancora dei difensori del lanificio. E i feriti? Se vi è una circostanza disgustosa, odiosa, terribile in questi macelli d'uomini che si chiamano battaglie, essa è certamente quella di dover abbandonare i propri feriti al nemico! Poveri feriti!

Poi, macelli di grandi e piccoli numerosissimi; fra gli altri di molti cristiani, a trastullo; e poi voluttá, nefanditá, pazzie. Sorsero parecchie sollevazioni; i pretoriani l'uccisero dopo quattordici anni di tirannia; e con lui finí la famiglia vera de' Cesari. Ma tutti i successori ne serbarono il nome.

Giunsero allora i grandi giorni della punizione per l'orgoglio e per la millanteria. La storia li ha registrati, giusti e solenni. La Germania si sollevò istantaneamente, compatta, gigantesca, irritata. La forza del popolo tedesco debellò in battaglie che furono macelli, l'Impero francese. Il 2 settembre Napoleone si arrendeva alla magnanimit

Le canzoni, che ai padri narrarono dell'aia E dei campi le cure, tuoneran tra i macelli... E saran la funebre ironia dei ribelli! Quelle mani incallite saccheggieran le alcove Dove i ricchi dormirono i lunghi sonni, e dove Procrëavan tiranni alla timida plebe! I badili e le vanghe, use a romper le glebe, Sfracelleran le teste dei bimbi e dei vegliardi!...

E voi, facchini, che scaricate i carretti degli ortolani tra i cavolifiori fradici, bocche selvagge di latrine!... Voi, che v'aggirate intorno ai macelli nel fetore tagliente delle concerie.... Voi che disputate ai cani i grandi pasticci fumanti d'immondizie, incensieri venerabili dei mercati, il cui vapore pervertisce l'aurora.... Voi che raccattate preziosamente questi tesori: detriti di carne, buccie di legumi, teste appassionate di pesci che rivivranno, in bouillabaisses tonanti, nei vostri stomachi-cloache....

Il Guercio, che abbiamo lasciato sul primo tratto del sotterraneo, giunse facilmente sotto la latitudine dei Macelli di Soziglia. Qui, occorrendo la parte piana della citt

Nol spero io; e non ti rammenti che cosa fecero della Francia un Robespierre e tutti gl'infami membri della Convenzione? quella storia di cittadini macelli, di turpi condanne, di orribili carnificine, Dio il voglia che non si rinnovi nella bella Toscana! Tu lo comprendi qual me; quei capi avidi di prede, di ricchezze, mirano unicamente allo stabilimento dell'anarchia; ed il popolo ignorante li crede e li creder