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Giordano allor dal grave duol non vinto Diceva: o Dio, non vano amor, non sdegno, Non onor popolar l'armi m'han cinto, Non cupidigia di tesor, non Regno; Pugnai per te: s'io ne rimango estinto, L'immensa tua bont

Uno, due, tre... venti... quarantanove, cinquanta! e sono mieipensava egli. Altro che giuggiole! Tanti anni di fatica non mi partorirono che stenti e miseria; ed ecco una notte mi fa capitare quello che in vita mia neppure avevo sperato! Oh stamattina devo pure essermi segnato bene! Ora capisco perchè il fuoco jersera soffiava a quel modo... Ed io balordo anguillai prima di accettare! , ; m'han detto giusto a chiamarmi il Lasagnone. Ma ora sar

Di quella vita mi volse costui che mi va innanzi, l'altr'ier, quando tonda vi si mostro` la suora di colui>>, e 'l sol mostrai; <<costui per la profonda notte menato m'ha d'i veri morti con questa vera carne che 'l seconda. Indi m'han tratto su` li suoi conforti, salendo e rigirando la montagna che drizza voi che 'l mondo fece torti.

Cosa ho fatto io di male per essere così trattata? Io non ho nessuno.... e m'han condotta qui per forza, m'han dato a bere qualche cosa.... ho perduta la mente.... Cos'è stato di me, lo sa il Signore. Ma chi vuol farvi del male? Siete qui in una casa sicura; nessuno vi toccher

Or tacete, bocche di conche e di sepolcri de morti: ché se provocarete la sua modestia, come or amichevolmente qui vi ammonisce, fará conoscer per sempre chi voi sète. Ma questi ignorantoni per la rabbia m'han fatto tralasciare il mio officio che era qui venuto a fare con voi.

Or avutane novella, son stato a Salerno per ritrovarvi; e m'han riferito che eravate in Napoli nell'osteria del Cerriglio, per passare in Roma; e ora ho inteso ch'eravate a questa casa. PEDANTE. Sapete alcuni stimmati ch'aveva ella nella persona?

PILASTRINO. Queste ghiottoncelle m'han cavato 'l cervel de la memoria in modo ch'io non posso piú, senz'esse, vivere un'ora. TIMARO. E che! Sei innamorato? Di' il vero. PILASTRINO. Se sapessi come m'hanno concio! Non posso piú mangiare o bere, quand'io dormo; o dormir chiuder occhi, mentre ch'io beo, se prima non è vòto il fiasco.

Acide grida m'han trivellata l'anima da parte a parte... Dove, dove udii gi

CRISAULO. Ecco Fileno. Ringraziato sia Dio. Che nuove porti? che t'ha risposto? verrá qui istasera? ha fatto nulla? FILENO. Non l'ho ancor trovata; ch'era, m'han detto, andata fuori al monte a cercar di certe erbe. Ho ben lasciato che venghi, come giunge. CRISAULO. A chi parlasti? FILENO. A quei di casa, ché v'era una corte che l'aspettava.

SANTINA. Chi t'ha imparato cosí bella ricetta? n'hai ancor fatta la pruova? SPEZIALE. La prima volta la provai a mia moglie, ed è riuscita miracolosa; poi l'ho insegnata a molti miei amici, e tutti m'han riferito che fa effetto grande. NEPITA. Eccolo, padrona. SPEZIALE. Che diavolo hai meco, vecchiaccia fradicia? che t'ho fatto io che mi batti?