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Sai di sudore umano, e di sporcizia mascherata d’aromi, e del sentore d’ogni travaglio: ogni odio ed ogni amore per oscuro fermento in te s’inizia. Mi piaci per l’enorme onda vitale che tutta mi ravvoltola, muggente e rischiumante, carne e cuore e mente impregnando del tuo libero sale.

I congegni ortopedici picchiavano su l’asfalto; l’odore dello iodoformio stringeva la gola. Erano , centinaia; formavano cerchio intorno al pergamo; strisciavano innanzi, a poco a poco, simili ad un lento groviglio di rettili che volessero avvolgere, stringere, l’enorme idolo della Signora di Lourdes.

Intorno a lui si formava una siepe umana; chi strisciava, chi si arrampicava su gli altri, chi metteva le dita nel suo sangue; facce sparute si volgevano a lui perfino dai guanciali dei moribondi; preti e medici correvano; gli infermieri, presi nel mezzo della calca, non riuscivano più a proteggere gli storpi dal pericolo del travolgimento; la Grotta fiammeggiava; l’enorme idolo di legno dipinto era l

Una gran tenerezza pietosa lo invase; e l’agonia del camello, con quelle scosse improvvise e quelli strani singhiozzi rauchi che facevano sussultare e vibrare sonoramente tutto l’enorme carcame semivivo, e con quelli sforzi affannosi del collo che si sollevava un istante per ricadere su la paglia dando un romor sordo e grave mentre le gambe si movevano quasi in atto di correre, e con quel tremore continuo delli orecchi e quell’immobilit

Il cenerino di Fiandra, con quel pelo petit gris era una meraviglia, pareva un bel manicotto da signora; ma anche l’argentino era stupendo, un pelo nero di lavagna colla punta bianca! e quello di Normandia? e l’enorme Ariete con quelle orecchione lunghe? veri portenti!...

La mia guida mi incorava colla voce a salire; ma l’ascesa, divenuta più erta mi toglieva il respiro; poi venne un soffio di vento a scompigliare, senza diradarlo, l’enorme viluppo grigio che mi avvolgeva; un vento gelato che mi fece correre per il filo della schiena i grossi brividi della febbre e mi lasciai cadere sull’erba sfinito, senza voglie, in preda ad uno smarrimento simile a quello del sonno a lungo sospirato, di cui la coscienza assopita ma non sorda, avverte la venuta e pregusta la dolcezza.

L’idolo d’argento non anche aveva attinto la gloria dell’altare, poichè un cerchio ostile ne precludeva l’accesso. Giacobbe si batteva con la falce, ferito in più parti, senza cedere un palmo del gradino che primo aveva conquistato. Non rimanevano che due a sorreggere il santo: l’enorme testa bianca barcollava in un ondeggiamento grottesco di maschera ubriaca. I Mascalicesi imperversavano.

Un signore molto grasso, molto amabile, in cappello panama, con un grande ombrello di cotone grezzo, interrogato da noi, ci spiegò cortesemente che il ristorante Antiguo si trovava in tutt’altra calle, poco lontano dall’albergo de Vizcaya. Per maggior chiarezza, questo eccellente uomo chiuse l’enorme ombrello di cotone grezzo e tracciò il disegno dell’itinerario nella sabbia del viale.