United States or Australia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il tabellione, che aveva un muso appuntato a modo di volpe, e il cervello eziandio, gli ficcò addosso due occhini lustri che parevano fatti col succhiello; e stringendo le labbra rise un tal sorriso di sorba acerba, che voleva dire: che con lui coteste lustre non valevano un lupino, e che quando al diavolo del Conte legavano il bellico, il suo andava ritto da se senza bisogno di ciuffolo.

Chi si tolse il peso enorme di scolpare il pontificato avverte come il Papa si oppose a che Liutprando usurpasse Ravenna, ed anzi non quietò se prima con esortazioni, e con profferte di soccorsi non ebbe mosso Orso doge di Venezia a ripigliarla ed a restituirla all'esarca; la quale cosa intendendola come si manifesta menerebbe alla conclusione, che il Papa dannava in altrui quanto per sosteneva buono; il panno mostra la corda; egli non pativa aumento di potenza nei Langobardi, e poichè per allora non la poteva pigliare per procurava la rendessero al greco imperatore, come quello a cui debole essendo e remoto si poteva con più agevolezza a tempo ed a luogo cavare di mano. Perché i Veneti non si tenessero Ravenna non fie difficile indovinare; fatti i conti più volte, essi avranno trovato che cavavano più utile dare, che tenere Ravenna a cagione dei traffici loro in oriente, i quali avrebbero sofferto forse irreparabile danno se si fossero accapigliati co' Greci: lo interesse, ch'è la più salda canapa per filare legami fra gli uomini, in cotesto tempo teneva stretti insieme Veneti e Greci; di vero Gregorio si pose in balìa ai Veneti per disperato, essendo prima ricorso a Carlo Martello, che al non volere (stando egli allora in procinto di rompere guerra ai Salici ed agli Aquitani) dava colore onesto di non potere, però che Liutprando gli avesse salva la vita sul campo di battaglia e per giunta adottato il suo figliuolo Pipino, onde Gregorio III successore di Gregorio II, il quale di coteste lustre s'intendeva, appena seppe Carlo Martello sviticchiato dalla guerra salica, ed aquitana, lo tentò da capo mandandogli solenne ambasceria con lettere, e doni. Ancardo preside degli oratori lo avrebbe chiarito meglio a voce; fra i doni, le catene, e le chiavi di San Pietro; fiero e pure unicamente verace simbolo di quanto il Papato operò per la Italia, fornì le catene allo straniero onde la incatenassero: chè le chiavi poi fossero consegnate a San Pietro per serrare e disserrare il cielo e lo inferno le sono novelle, ma che con esse in mano il Papa ricordi avere sempre aperto, funesto portinaio, e maligno le porte della nostra Patria allo straniero è verit

Strano ragazzo, quel Maurizio! aveva giurato di non lasciarsi più cogliere a certe lustre, ed era stato di parola: il primo amore era anche l'ultimo. Parliamo del grande amore, s'intende, di quello che si crede veramente l'amore, il forte, il solenne, il poema della vita. Episodii, , ad ogni crociera, ad ogni viaggio sui mari lontani, ad ogni fermata nei porti patrii: ma presto gliene era venuta la nausea. Tutti giuochi, superficialit

Un viaggio a ritroso nei campi della storia c'insegna ad aver misura e ad usare prudenza, per conservare alla terra nostra i frutti di una fortuna che non possiamo vantarci di aver sempre meritata. Un viaggio, dirò così, laterale tra i vivi, ci reca il medesimo insegnamento, e può riuscire una doccia salutare a molte follie, un correttivo a molti storti giudizi, a molte fallaci speranze. Tra le lustre di cui oggi si pasce il mondo, o che la moda gli fa parer belle, c'è anche la famosa e non mai abbastanza esaltata «fratellanza dei popoli». Gli ideologi della politica si trovano da per tutto, e non è meraviglia che voci amiche ci chiamino al «banchetto delle nazioni» anche di l

Il bimbo udendo a parlare di balocco, esclama, allargando le manine: Per me? E Giulia: , caro, anche per te.... Ma, ora che ci penso, sai, quelle vernici lustre su tanti cavallucci sono avvelenate. No, no: ci vuol giudizio, noi mamme! Gigio, con un fare impaziente, come se dicesse: «Giulia, sei cattiva, lentissima e scompiacenteGigio, un po' malizioso, spicca le parole: C'è tempo.

Pel campo francese? Così è, amico, e penso adesso che tu potresti fare il medesimo e venire con noi. Di giorno menar le mani a buona guerra come gli altri; di notte, a chiaro di lampione, ritrarre col rossetto in carta le faccie lustre e violette de' caporali ubbriachi.

E il cattivo esempio lo contate per nulla? Sposare una protestante! Come se i protestanti fossero diavoli! Peggio! Voi non capite niente; siete con gli occhi chiusi. Io veggo che fanno molte opere che noi cattolici non facciamo. Lustre! Lustre!

Ed anco i Baroni romani inaspriti da Gregorio egli si conciliò, fino a dissimulare l'omicidio del suo nipote Felice commesso per ordine di Paologiordano Orsino, il quale non si fidando di coteste lustre si cansò con la sua Accorambona a Venezia; e a torto, imperciocchè il Papa s'industriasse imparentarsi con le case baronali Orsini e Colonna maritando due sue nipoti con Marcantonio Colonna, e Virginio Orsini, assegnando doti, doni, ed elargizioni le quali a cotesti tempi giudicate mirabili, oggi parrebbero immani; per certo tra danari, gemme, entrate, e di ogni ragione comodi non portarono le spose ai loro mariti meno di un milione di scudi per una.

Però Eugenio a fine di confermarsi la reputazione acquistata, e potendo crescerla, mise mano a certa menzogna, la quale come non prima così non fu anco ultima nella Chiesa; a certo altro simulacro di Concilio tenuto a Roma procurò si presentassero deputazioni di finti Etiopi, Caldei, Siri, e Maroniti che tutti protestarono volersi ridurre in grembo di Roma; i padri del Concilio ridevano di coteste lustre; forse ne rideva anco Eugenio, ma per amore del mestiere entrambi facevano le viste di crederci: il popolo ci prestava fede con tutte le viscere come quello, che a cotesti tempi credeva, e perchè ci aveva interesse: fra un secolo e mezzo quando i Gesuiti presenteranno a Sisto V l'ambasceria dei Giapponesi Pasquino e Martorio la conceranno pel delle feste. Finalmente il Concilio di Basilea elesse un'altro Papa, ovvero antipapa, che fu Amedeo duca di Savoia; che tolse nome di Felice V; e se per questo caso la rabbia dei sacerdoti gi

Egli, peraltro, ordinava una inchiesta sulle opere filiali del Senato e sulle regie²³⁷. Evidentemente, le inchieste dopo un disastro, non sono provvedimenti o lustre recentissime! ²³⁷ Torremuzza, Giorn. Ist. ined., p. 217 retro.