United States or Nigeria ? Vote for the TOP Country of the Week !


venivano a 'l figliuol de 'l Nazareno, al bene amato eroe de la fortuna. Lui proseguìano a 'l sole ed a la luna; lui chiedeano, in morir de 'l suo veleno; lui, ne l'alba, torcendosi le braccia, invocavan su 'l tepido origliere, o sognavano, pallide la faccia tra l'ampia chioma, sfatte da 'l piacere.

.... Georg, il corpo tuo grande si fa pietra fra pietre: e luna e l’altre uguali stanno ormai nel tempo; e ciò che fu l’affanno d’un’ora, è calma immota in ombra tetra. Ma non è morte, e non è tomba. Esiste sol la materia, che caduche imagini di carne transustanzia entro compagini sacre, irridendo alle querele triste.

Ma il suocero, epatico e malandato com'era, si trovava per l'appunto nella stessa condizione di lui; aveva un'amante; e la recente vedovanza gli permetteva di sposarla. Figurarsi se voleva in casa tutta quella tribù di figlia e genero e bambini, a disturbargli la luna di miele!

Era smarrita, ansante; guardava quella gran pace di luce smorta, quella divina poesia notturna, che nell'ora suprema della sua esistenza metteva un minuto di suprema poesia d'amore. Ma il Duca, in quel momento, non aveva nessuna voglia di contemplare la luna, la trovava anzi molto inutile...; non disse più: «vienima, avanzandosi rapidamente verso Milla, la recinse con un braccio alla vita.

S'è divertita a coprire i vostri fumaiuoli di vecchie pelli d'obelischi!... Che schifo! Forse la luna li strappò alle piramidi, quei mantelli turchini che drappeggia sui mucchi di letame e d'ossami dall'odor caldo, forte e accanito!... Tu vuoi non è vero? abbellirli di nostalgia commovente, o stupidissima luna! Le officine.

Come sanno, ripigliava il presidente, dobbiamo occuparci della causa pel latrocinio commesso nel Vicolo della Luna.

Or puoi, figliuol, veder la corta buffa d'i ben che son commessi a la fortuna, per che l'umana gente si rabbuffa; che' tutto l'oro ch'e` sotto la luna e che gia` fu, di quest'anime stanche non poterebbe farne posare una>>. <<Maestro mio>>, diss'io, <<or mi di` anche: questa fortuna di che tu mi tocche, che e`, che i ben del mondo ha si` tra branche?>>.

«Il Fisco vi ha raccontato, prestantissimi giudici, come si svolgesse, giusta i suoi criterii, la scena nefasta, che macchiò di sangue la notte del 14 gennaio il Vicolo della Luna e la Piazza Luna. «Di nuovo io ammiro la fervida fantasia dell'oratore, il suo immenso, sconfinato zelo per perseguitare il delitto.

Il buon uomo pareva beato che la villa Teresa diventasse un punto strategico da far parlare i giornali, e portò egli stesso sotto il padiglione della terrazza due lunghi cannocchiali, coi quali pretendeva di vedere le fabbriche di candele steariche anche nel mondo della luna.

Quello del pianoforte fu un grido di gioia, di trionfo: la luna aveva annullata l'ultima linea di ombra sulla terrazza, e la pace profonda di quella notte di agosto si era trasfusa nel cuore dei giovani.