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In ogni cosa sta solido, fermo e stabile, perché è fondato sopra la viva pietra. Ha cognosciuto e veduto, col lume della fede e con ferma speranza, che ogni cosa do con uno medesimo amore e per uno medesimo rispecto, cioè per la salute vostra, e che in ogni cosa Io proveggo.

Con esso lume amano me, perché l'amore va dietro a l'intellecto, e quanto piú cognosce, piú ama, e quanto piú ama, piú cognosce. Cosí l'uno nutrica l'altro. Con questo lume giongono a l'etterna mia visione, dove veggono e gustano me in veritá, separata l'anima dal corpo, come Io ti dixi quando ti contiai della beatitudine che l'anima riceveva in me.

»Il lume era ritornato nella camera, ne vedevo il suo rossiccio riflesso nella strada. Tesi l'orecchio. Il dottore era entrato in quella camera che doveva essere la cucina del povero appartamento. La finestra stava socchiusa per la grande caldura. S'era in agosto poco dopo la met

In esso Sangue mostra la obbedienzia sua posta a lui, per voi, da me, suo Padre etterno, e però si innebria; e poi che è ebbra del Sangue e de l'obbedienzia del Verbo, perde e ogni suo parere e sapere, e possiede me per grazia, gustandomi per affecto d'amore col lume della fede nella sancta obbedienzia.

come il cane che sta a la porta, il quale, vedendo e' nemici, abbaia, e abbaiando desta le guardie; cosí questo cane della coscienzia destòe la guardia della ragione, e la ragione insieme col libero arbitrio cognobbero, col lume de l'intellecto, se era amico o nemico.

Unde non hanno lume sopranaturale quel della scienzia, perché non l'intesero, però che le corna della superbia non lo' lassano intendere la dolcezza del suo merollo; unde ora nelle grandi bactaglie non sanno che si fare.

Li occhi prima drizzai ai bassi liti; poscia li alzai al sole, e ammirava che da sinistra n'eravam feriti. Ben s'avvide il poeta ch'io stava stupido tutto al carro de la luce, ove tra noi e Aquilone intrava. Ond'elli a me: <<Se Castore e Poluce fossero in compagnia di quello specchio che su` e giu` del suo lume conduce,

Quella circulazion che si` concetta pareva in te come lume reflesso, da li occhi miei alquanto circunspetta, dentro da se', del suo colore stesso, mi parve pinta de la nostra effige: per che 'l mio viso in lei tutto era messo. Qual e` 'l geometra che tutto s'affige per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond'elli indige,

E però disse la mia Veritá: «Neuno può andare al Padre mio se non per me». Egli è la porta e la via, unde passano, a intrare in me, mare pacifico. E cosí, in contrario, costoro sonno tenuti per la bugia, la quale lo' acqua morta. E ad questo vi chiama el dimonio, ciechi e macti che non se n'avegono perché hanno perduto el lume della fede.

21 E poi che esercitata si fu alquanto sopra il destrier, smontar volse anco a piede, per poter meglio al fin venir di quanto la cauta maga istruzion le diede. Il mago vien per far l'estremo incanto; che del fatto ripar sa crede: scuopre lo scudo, e certo si prosume farla cader con l'incantato lume.