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La voce della signora Lorini era assai commossa: al turbamento, con cui parlava del padre di Gabriella, era facile scorgere che i suoi sentimenti per lui avevano varcato i contini dell'amicizia.... che lo aveva amato insomma... E Marco lo comprese; ma non se ne dava pensiero molto; che gl'importava?...

Ora, caro Marco, vi aprii il mio cuore, disse la signora Lorini con dolcezza ed insieme con dignit

Voi pure le foste sempre a cuore, ella stessa me lo disse. Poveretta! Intanto non narrate ad alcuno che l'abbiamo ritrovata, è un mio desiderio. Farò quanto mi chiedete; d'altronde io non vedo più alcuno de' miei antichi conoscenti. Bene, taceremo entrambi. E Marco, fatto un cenno d'addio alla signora Lorini, escì.

Era agitato... e lo diveniva sempre più... Pallido, commosso, senza sapere ciò che doveva fare, si alzò... Si appoggiò ad una tavola, e rimase immobile. La signora Lorini, benchè agitatissima ella pure, si scosse prima di lui; prima di lui ruppe il silenzio. Ebbene? Marco? mormorò; perchè tale agitazione, tale perplessit

Sapevo chi fosse stato vostro padre da qualche giorno appena; sicuro che Camilla non era qui, pensai poter indugiare per andare a Venezia a prendere una lettera del cavaliere dell'Isola, posseduta dalla signora Lorini, e che credevo potesse esservi necessaria.... Ohimè! che feci! perchè differii?... Tenete, Federico: è l'ultima lettera di vostro padre.

Sono confuso, disse a sua zia; mai avrei immaginato che Gabriella fosse una gran dama; credevo suo padre nobile , ma senza parenti, che potessero rimproverarla d'aver contratto matrimonio con un capitano di nave. La signora Lorini sospirò. Però Marco aveva lasciato il tuono secco e brusco di prima; ciò la tranquillizzava. Ohimè! disse: mi avevate atterrita!

Qualche mese dopo la sua morte ricevetti una lettera di lui; uno de' suoi soldati, che gli era intieramente devoto, me la recò; egli solo aveva assistito alla morte del signor di Chiarofonte... E questa lettera? La signora Lorini non rispose, ma si mosse; aprì uno scaffale, e ne trasse un foglio, che porse a Marco con mano poco ferma.

Camilla scosse leggermente il capo, ma ei non vi abbadò, e proseguendo: Mi ero sdegnato per questo colla signora Lorini, più mi recai a vederla; ma dopo che seppi il vero, mi pentii del mio errore, e dal giorno, in cui vidi Gabriella e ne intesi la storia, ho sempre pensato far una visita a quella signora, e dirle che sono dolente d'essermi ingannato.

A queste domande, fatte con precipitazione estrema, Marco non rispose subito: per qualche momento rimase muto. La signora Lorini lo guardava atterrita. Ma spiegatevi dunque, balbettò. Marco fece uno sforzo, ed in succinto, più che gli fosse possibile, narrò i casi di Gabriella; ma senza accennare però a Federico, alla moglie di lui. Solo disse che era stata rapita da uno sconosciuto.

Ah ! l'ha sposata davvero, pensò. Colei sa forse tutto. La signora Lorini proseguiva. So che egli ha lasciato bruscamente Venezia; so che la sua sposa è ricca.... Mi sembra impossibile ch'ei non sia più militare; forse prese servizio in qualche altra armata.... Dite: non ne sapete nulla? No; l'ho veduto una volta, ma non gli ho parlato. Colla sua sposa?