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Fatelo, dottore, perchè e' vogliono renderci dei lions; e voi sapete che noi amiamo traversare il mondo senza rumore. Il seguente, il dottore venne per la sua visita di congedo, e non trovò nulla ad aggiungere, a cangiare alle istruzioni della vigilia.

Son venuta apposta per dirtele, ma lasciami pigliar fiato... Tentennò la testa in aria patetica e continuò: In che arnese sei! Pensare che il mio figliuolo potrebbe essere uno dei lions di Milano!... Sar

Camilla, abbigliata con molto sfarzo, sedeva al banco per iscambiare le monete. I lions, gli uffiziali di cavalleria e gli studenti dell'Universit

Uomini son, dal lùgubre Saio così sformati, Che, a vederli, ti paiono Armadii impelliciati. Un , se più farnetichi Della moda il capriccio, Costor vedrem per tunica Vestire un pagliericcio. E son gli elegantissimi.... Sono i liòns dei corsi! Eh! via! ribattezzatevi Ippopotami od orsi! Se d'uomo qualche pallida Sembianza ancor serbate, In voi tre tipi adunansi: Birro, bromista e frate.

Di guisa che, quell'anno, non svolazzarono intorno alla bella figliuola che dei ballerini e degli stranieri. Un solo uomo considerevole invitò Vitaliana a ballare e cicalò con lei qualche istante dell'opera del Conte d'Ory e della Favorita. Costui fu il duca di Balbek, uno dei lions del mondo parigino.

Gran bandiere, gran musiche, gran sciupìo di versi, gran mostra di crociati che parevan coristi, di lions che manifestavano i loro sentimenti vestendosi da tenori, gran sfoggio di pennacchi nei cappelli, di colori sugli abiti. A Gasparo Rialdi questo carnovale dispiacque; tuttavia egli tenne per le proprie impressioni e non pensò che a mettersi agli ordini del Governo.

Lo scudo non è desso forse la migliore delle armi? Il ballo cui Augusta dava ella non ne dava che due soli nella stagione fu brillante. I lions della festa furono, è inutile dirlo, il principe di Lavandall e Regina l'uno per la sua colluvie di decorazioni; l'altra per la sua bellezza.

Attorno a costoro, qualche avvocatino sentimentale e senza clienti, qualche piccolo vice-segretario di prefettura, qualche ufficialetto dilettante di musica, e i gran lions di Borghignano c'erano tutti.

La contessa Samayloff era la lionne di Milano. Una sera, al teatro Re, ella recitò con molto garbo una parte principalissima nel dramma francese Le prime armi di Richelieu. La rappresentazione aveva scopo benefico, e il canonico Ambrosoli sedeva nell'atrio del teatro a sorvegliare il bacile. Le dame, per invidia, detestavano la contessa; i poveri ne dicevano il maggior bene. La moglie del vicerè Rainieri, dal suo palchetto alla Scala, dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda. Uno dei lions più avidamente occhieggiati dalla arciduchessa, si compiaceva di imbarazzarla colle sue pose stranissime e non affatto decenti. Produsse gran sensazione un incendio avvenuto a Corsico, che divorò buona parte del paese. Un fallimento dava materia a discorrere per parecchi anni, e la famiglia di un fallito vestiva a lutto o spariva dal consorzio cittadino. In fatto di equipaggi, non era permesso il tiro a sei che a S.A.I.R. il Vicerè, ed a Sua Eminenza monsignor l'Arcivescovo. Il vicolo delle Ore e il sottopassaggio che dall'interno del Duomo metteva all'Arcivescovado erano i punti prescielti pei convegni amorosi. Verso le estremit