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Per la Lea, in un altro prologo a bastanza originale, che mette in scena parecchie macchiette di avventori del caffè del Teatro Manzoni di Milano una specialmente caratteristica, quella di Fulvio, ameno e onesto boème a cui tanti vogliono bene, autore di libretti melodrammatici, sempre in cerca di cinque franchi o di un francobollo che gli fa più comodo invece d'un sigaro che gli viene offerto il Cavallotti che ha profuso prologhi in azione o in versi, per la Lea dunque fa dire e dice: FULVIO.

Se i miei critici vorranno tentare di darmi alcun dispiacere, gli avverto fraternamente di censurar la Marfisa in tutte le sue parti, ma non mai in quella degli anacronismi de' quali è sparsa, perché mi faranno piú ridere che arrabbiare e non averanno il loro intento. Ho voluto che i miei paladini bevano il caffè, il cioccolato e mandino de' libretti alla stampa al tempo di Carlo Magno.

Un momento la Maddalena, che aveva il gomito sulla scrivania, si ritrasse indietro, per sfuggire al contatto di quel braccio appoggiato sulla sua poltrona, e un monte di carte, delle lettere, dei libretti, ruzzolò per terra. San Marsilio balzò in piedi per andare a raccattarli.

Quando, nel 1793, il Beccaria morì, il Manzoni si trovava in collegio, e contava appena otto anni. Non pare ch'egli abbia ricevute altre impressioni del nonno, fuori di quelle che gli furono comunicate dalla madre e dalla lettura delle opere, specialmente dei due libretti, Intorno ai Delitti e alle Pene, e Intorno alla Natura dello stile. In quest'ultima opera, quantunque scritta assai male, trovansi parecchi pensieri, che devono aver servito di base ai primi discorsi che il Manzoni tenne in Parigi col Fauriel intorno allo stile. Io ne accennerò alcuni che mi sembrano particolarmente essere divenuti manzoniani: "Un'eccellente poetica sarebbe quella che insegnasse a risvegliare in stesso l'indolente ed indeterminata sensibilit

Non possiamo tenere come appartenenti all'arte letteraria i libretti dei melodrammi del Gounod e del Goldmark che hanno scelto per protagonista la strana regina etiopica. Il Libro dei Re racconta con lirico splendore la visita a Salomone di questa che S. Matteo chiama vagamente Regina del mezzodì.

Ecco qui. Va al tavolino per aprire il cassetto. GIOVANNI le va vicino, piano. Te n'hai per male? No. GIOVANNI c.s. Per la pace. . Sorridimi, cara, sorridimi. Come sei buono! GIOVANNI c. s. E.... badaci ancora. NENNELE c.s. Non temere. A Giulia. Qui ci sono sessantatre lire e trenta centesimi. Qui c'è il libro delle spese, e questi sono i libretti dei fornitori.

Uno zigaro di virginia costava due soldi di Milano. Il conte Giulio Litta scriveva delle opere musicali applaudite, su libretti del poeta Rotondi suo pensionato. Alla Scala piaceva l'Ildegonda, musica e poesia di Temistocle Solera. I matrimoni dell'aristocrazia coll'arte erano rari come quelli della nobilt

Un altro scrittorel di simil forma, il qual delle Stagion facea poemi, di cui Dodon avea riso pro forma de' suoi cattivi versi e de' proemi, aveva detto che non prende norma dai scritti di Dodon da' sistemi; ché non tersa scrittura ne' bei detti, ma che vuol esser succo ne' libretti.

Dopo la vittoria riportata da Menotti a Monte Maggiore, respingendo, gli zuavi del papa, il campo dei garibaldini giungeva fino a Monte Libretti, a poche miglia da Roma. La presenza di Garibaldi, che alcuni giorni prima era giunto fra i volontari, aveva infuso nuovo spirito in quei valorosi, ed essi si accingevano all'ultimo attacco. Però le fortificazioni dei pontificj non permettevano ai garibaldini di avanzarsi colla celerit

Un disgraziato poetastro, autore di romanzi non letti e di pessimi melodrammi, in più occasioni, mutando pseudonimi ed iniziali per non darsi a conoscere, scrisse di me e di alcuni miei libretti d'opera tutto il peggio che la sua bile potesse suggerirgli. Egli offerse gratis e ottenne di veder stampati i suoi articoli ipocondriaci in parecchi giornali.