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Ma bene, per contro, ci pensava Ginevra, come potrebbe dimostrarvi una lettera di lei alla Roche Huart, scritta ne' primi giorni del giugno, e gi
A Bebè era appena consacrata una riga a piedi del foglio: Un bacio a Bebè. Non aveva ancora ricevuto il telegramma disse Diana per scusar suo marito. La lettera di domani sar
⁶⁴ Mosè aveva formalmente proibito ai giudici di accettare regali, inquantocchè secondo la sua espressione; «i regali acciecano i chiaroveggenti e pervertiscono le parole dei pii». Questa raccomandazione non fu soltanto seguita alla lettera dai nostri Dottori rivestiti della qualit
Un'altra lettera d'un mese dopo, tra molte cose di minor conto, diceva: «.... Mi chiedi il nome del cavaliere ribelle. Che te ne importa? Se credi che egli mi prema più degli altri, t'inganni. La sua persona è entrata nel mio racconto, perchè volevo narrarti in tutti i suoi particolari quel piccolo trionfo della mia vanit
Ah se tu sapessi! è don Teodoro che mi ha chiamato presso nostra madre; essa gli ha raccontate le nostre disgrazie. Io era lontano di qui... non son arrivato che jersera da un lungo viaggio. Una lettera di don Teodoro al mio superiore, m'ha fatto sapere la verit
Lo scrisse lei stessa qualche giorno dopo in una lunga lettera a donna Mina Besozza: «l'occasion fait le larron: io che soltanto all'idea d'una fessura sento un reuma nel cuore, son uscita da quel diluvio senza il più piccolo raffreddore.» Come arrivasse alla cascina Torretta è più facile immaginare che descrivere.
Guido insomma si avvedeva, leggendo la lettera della signora Argellani, di aver fatto opera sottile a suo danno, di essersi, come dice argutamente il proverbio, aguzzato il palo sulle ginocchia.
La vostra lettera mi ha giovato, e tengo sicura la chiamata del mio Alberto... Non feci, duca, che rendere l'omaggio dovuto al figliuol vostro. Le precauzioni da me prese e le raccomandazioni vostre accertano Alberto... il candidato livornese fu fatto ritirare... questo Polo Brancato... Il Brancato?... non temetelo, duca.
«Avrei voluto scrivere a Max di troncare ogni corrispondenza con me; di dimenticarmi, di lasciarmi tutta ai miei doveri. Ma non ne avevo il coraggio. Ed aspettavo la sua lettera con tutta l'ansiet
Sentiamo adesso il generale Zucchi ; anche l'accusato ha diritto alla parola: «Addí 9 novembre mi giunse da Roma la seguente lettera riservata, all'indirizzo di me e del conte Gamba: Eccellenze, Il Governo Toscano ha chiesto al Governo Pontificio il passaggio per 350 uomini capitanati dal signor Garibaldi, che voglionsi recare a Venezia. Il Governo di S. Santit
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