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Chiara di sangue una compagna sola Eleggo taciturna a mio conforto; Dassi de' remi in acqua, il legno vola, Giungo di Rodi lietamente in porto; Quì d'Alfange dimando, altra parola Misera non udii, salvo egli è morto; Ah fossi stata sorda e stata muta, O sommersa nel mar pria che venuta.

I fanti volsero le spalle per fuggire, ma il legno inclinantesi all'insù li fece sdrucciolare giù al portone, ove tutti in un fascio si maledirono orrendamente schiacciati. Ugo si abbranca ad uno dei ritti che sostengono il ponte quando sia calato, e quivi, chiamando e richiamando, giunge a farsi porgere una lancia da Bonifacio.

Lo considerò un istante senza parlare, come se lo giudicasse mentalmente, poi piegò il ginocchio sinistro a terra, pose sull'altro ginocchio piegato ad angolo retto il braccio del giovanetto, l'innalzò, l'abbassò con forza sulla rotella. Il braccio del disgraziato era rotto in due come un ramo di legno morto! Il monello gittò un grido e cadde svenuto.

Di ciò par ch'Almafisa se ne rida, che 'l legno arguto poggia ovunque poggio, e che l'industre Anchinia è che m'affida. Ma con le mani a lui mentre m'appoggio ed ir con seco quinci e quindi bramo, ecco me 'ntoppo in qualche adverso poggio; di che sossopra il carro ed io n'andiamo: quel resta intégro ed io n'ho rotto 'l naso, e che ritto mi torni Anchinia chiamo.

Voi dovrete conoscere la storia di quel banchiere tedesco, che avendo ricevuto Carlo V in casa sua allumò il fuoco della camera imperiale con le lettere di cambio firmate da S. M. e ne intrattenne le fiamme con legno di cannella. Io farnetico di Carlo V. Gusto forte il banchiere. Se vi spaventate, gli è ancor tempo di ritirarvi. Tu credi, bella mia?

I brividi dell’odio e dell’amore finsi per mille pubblici, su palchi di legno: ed ogni folla che s’accalchi suscita in me l’alto ricordo in cuore. Flessi a ogni gioco la mia grazia varia, vita morte follia da me fu espressa: Cordelia pia, Desdemona sommessa, Lady Macbeth sinistra e sanguinaria.

Filippo la guardò appena, rispondendo distratto al suo saluto, Loredana sorrise per quelle spaurevoli sopracciglia; e per la maschera di biacca e di belletto che le deturpava la faccia. Le due camere da letto erano grandi e pulite, ciascuna con un armadio a specchio, un cassettone di legno chiaro, una tavola rettangolare coperta da un tappeto modesto ma nuovo.

Per gli emigranti vi è una grande baracca di legno cadente e infetta, nella quale vengono condotti come mandrie all'ovile da inurbani impiegati.

Un cancello di legno, malfermo, sbarrava la porta. Turlendana cominciò a fare;

Non isperate mai veder lo cielo: i' vegno per menarvi a l'altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo. E tu che se' costi`, anima viva, partiti da cotesti che son morti>>. Ma poi che vide ch'io non mi partiva, disse: <<Per altra via, per altri porti verrai a piaggia, non qui, per passare: piu` lieve legno convien che ti porti>>.