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Ahi lassa! non appena sciolse la mano, l'acqua respinse la barchetta; la fune tutta molle le sguisciò fra le mani, che intormentite non avevano forza di fermarla; essa vide un'altra volta fuggir la riva; vide le persone che dall'alto del sasso la stavano additando, compiangendo, gridando accorr'uomo. Protese le braccia esclamando Ajuto»; sollevò verso di loro il suo bambino; li commosse a tenerezza, ma essi più non sapeano via di soccorrerla; il fiume gi

80 Di versate minestre una gran massa vede, e domanda al suo dottor ch'importe. L'elemosina è (dice) che si lassa alcun, che fatta sia dopo la morte. Di vari fiori ad un gran monte passa, ch'ebbe gi

112 Fu allora per uscir del sentimento tutto in preda del dolor si lassa. Credete a chi n'ha fatto esperimento, che questo è 'l duol che tutti gli altri passa.

Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa». E io, che riguardai, vidi una ’nsegna che girando correva tanto ratta, che d’ogne posa mi parea indegna; e dietro le venìa lunga tratta di gente, ch’i’ non averei creduto che morte tanta n’avesse disfatta.

Mentre così dicea l'alma beata, Piena di gaudio e tutta luce in viso, L'aspro Demon fiero digrigna, e guata Su l'onda e su l'arena il campo anciso; E certo omai, che de la gente amata Sia per volare in Asia un mesto avviso, Forte bestemmia; ivi confuso il lassa, Ed al grande AMEDEO l'Angel sen passa.

Non è grande facto ponto, ché chi non ama non si duole, anco si dilecta quando lassa la cosa che odia. che, da qualunque lato tu ti vòlli, truovi in loro perfecta pace e quiete e ogni bene; e ne' miseri, che posseggono con tanto disordenato amore, sommo male e intollerabili pene: poniamo che all'aspecto di fuore paresse il contrario; ma in veritá egli è pure cosí.

Così si parte col pilota inante il nochier che gli scogli teme e 'l vento; e poi che 'l porto e i liti a dietro lassa, spiega ogni vela e inanzi ai venti passa.

Non del tuo trono, io sol di te fui presa, ahi lassa! e il sono: a me lusinga dolce era l'amor, non del signor del mondo, ma dell'amato mio Neron: se in parte a me ti togli; se in tuo cor sovrana, sola non regno, al tutto io cedo, al tutto io n'esco. Ahi lassa! dal mio cor potessi appien cosí strappar la immagin tua, come da te svellermi spero!...

DON FLAMINIO. O Dio, che sorte di crucifiggere è questo! Lassa le baie: di' quel ch'importa. LECCARDO. Non è cosa che piú importi ad un banchetto che non vi manchi cosa alcuna, anzi sia abbondantissimo di robbe ben apparecchiate e condite e poste a tempo e con ordine a tavola. DON FLAMINIO. Tu ti trattieni in questo ed io sudo sudor di morte.

44 Castello e ballador spezza e fracassa l'onda nimica e 'l vento ognor più fiero: se parte ritta il verno pur ne lassa, la taglia e dona al mar tutta il nocchiero. Chi sta col capo chino in una cassa su la carta appuntando il suo sentiero a lume di lanterna piccolina, e chi col torchio giù ne la sentina.