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Cara quella sua Lalla!... era sempre buona con lui; era un angelo vero, del Paradiso!... Ma poi, a mano a mano che andava copiando le parole sopra un foglietto di carta, egli si fece pallido e tremante: Dio, Dio, Dio santo! Ti aspetto questa sera tardi, diceva Lalla, ho un gran dolore da confidarti; non fo altro che piangere; sta ben attento che non ti veda nessuno.

Si mostrò gentile col nuovo arrivato; ma lo fu molto più del solito col marchese di Vharè, che non aveva notata la commozione della sua ospite, costringendolo a fermarsi pel pranzo; cosa che spiacque a Giorgio moltissimo. Egli se ne stava ancora mezzo imbronciato, quando il rumore di due o tre usci sbatacchiati con violenza, gli fece indovinare la venuta di Lalla.

Lalla, alle prime parole, aveva capito tutto; ma finse, si intende, di non capire nulla, e corse dalla mamma. Come Maria l'aspettava, può immaginarlo soltanto chi ha molto amato e molto sofferto; la risposta di Lalla voleva dire la sua felicit

Chi c'è in anticamera? le chiese Maria, ancora colla voce malferma. Giacomo e Lorenzo. Mandami Lorenzo. La cameriera uscì e ritornò quasi subito introducendo un servitorello dai quattordici ai sedici anni. Era costui un figliuolo della nutrice di Lalla, che aveva ottenuto di entrare al servizio della duchessa, e le era fedele come un cagnolino.

La signorina Lalla gli aveva dato appunto la noticina di tre romanzi del Feuillet: Monsieur de Camors, Sibilla, e un altro citato dal buon Filippi nella Perseveranza. Fatta la somma, e colla spesa del viaggio per giunta, occorreva una trentina di lire, ed erano gi

Lalla, a tali parole, si sentì assai turbata. A lei la vita sorrideva ancora: qualche noia, qualche contrariet

Ho... avrei un'altra preghiera da fare... Lalla alzò gli occhi dolcemente, e continuò a sfiorare colle guance la mano del giovanotto. Vorrei... avrei... un piccolo... ricordo. Sandro s'era fatta rosso, balbettava, e ritirata la mano che aveva libera, di mezzo ai regoli, tolse di tasca l'anellino e volle porlo in dito alla fanciulla.

Era arrivato finalmente!... Venivano a patti con lui, tutti quei cani di signori!... E quando si trovò solo in ufficio, non si potè più trattenere e fece un salto dalla gioia, canterellando, colla sua bella voce da tenore, un'arietta del repertorio favorito. E la contessa Lalla?... Oh la cara contessa sarebbe stata sua! Ne era tanto sicuro, che non la odiava più, tornava a volerle bene.

Lalla non amava, ma voleva essere amata; non sentiva il bisogno di libare al calice dell'amore; ma il bel calice si godeva a tenerlo in mostra, fra le artistiche minuterie del suo salottino. Accresceva per lei il piacere dei balli, dei teatri, delle riunioni il sapere che l

Quando Giacomo tacque, si guardarono tutti e due lungamente, senza parlare; poi Lalla, colle labbra un po' tremanti e il seno che dalla scollatura dell'abito si vedeva ansare più forte, fissandolo sempre, stese la mano aperta verso di lui, con un'espressione dolcissima di preghiera e d'affetto.