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Giacomo, intanto, voleva almeno approfittare dell'occasione; voleva indurla a scrivergli direttamente; ma non ci fu verso. Lalla aveva paura; era troppo tenuta d'occhio; potevano sorprenderla da un momento all'altro.

Certo, ogni volta ch'ella incontrava Giorgio e leggeva il disprezzo ne' suoi occhi, era per la poveretta un urto violento che la spingeva più presto verso la fine; certo, notando come Giorgio cercava di allontanare Lalla da lei, e notando come diventava pallido e cupo quando vedeva sua moglie il suo amore, la sua donnina cara, idolatrata a darle un bacio od a farle una carezza, quasi temendo ne dovesse rimanere offeso l'ingenuo candore, certo Maria sentiva allora che quel suo amato era lui, lui stesso che la uccideva!... Era uno stato di cose che non poteva durare; era troppo penoso; e tutti e tre, ma per vie diverse, e non sapendo nulla l'uno dell'altro, pensavano ad un modo qualunque di poterne uscire.

La famiglia d'Eleda non si fermò a Borghignano che pochissimi giorni. Maria non si fece quasi vedere da nessuno e ripartì col marito, Lalla e miss Dill, alla volta di Pegli, dove avevano stabilito, tutti d'accordo, di far la cura dei bagni. Pegli era allora di moda.

Lalla rimase rannicchiata a godersi il delizioso calduccio del letto, e così tranquilla che non si sentiva respirare. Ma non dormiva: pensava, riandava tutti gli avvenimenti della sera innanzi. Essa non era soddisfatta. La realt

Come ti voglio bene, Nino mio! diceva Lalla. Ho pensato sempre a te, sai, continuamente, in tutti questi giorni. Quando ti allontani da me, mi sembra che tu ti porti via la mia anima, qui dentro, in questo taschino, sul cuore; e Lalla scherzava colle dita in un taschino del gilet di Giacomo.

Povera Lalla!... in quei mesi aveva tutto dimenticato; era felice, non sognava che il paradiso per deporlo ai piedi del suo Giorgio, se ne sentiva ricompensata con altrettanto amore... e proprio allora che benediva la vita come il sorriso, la felicit

No, no; esclamò Lalla interrompendo l'estasi del buon figliuolo non sono bella, anzi... bruttina... , piuttosto bruttina; ma per questo appunto, ella non deve burlarsi di me! Ah, se non fosse lei!... Certo, se fossi un'altra... potrei essere anche bella!... No, se lei non fosse una signora, oppure se anch'io fossi nato nobile, ricco, allora...

E sai tu quando, dopo averlo pianto con tutte le mie lacrime per anni ed anni, senza averlo potuto mai dimenticare nemmeno per un giorno, nemmeno per un'ora, sai tu quando l'ho riveduto?... Quando venne a chiedermi in moglie mia figlia!... Ed io mia figlia gliel'ho data in moglie, e lo amavo, sai, Lalla, e lo amo; tanto è vero che muoio!...

Che cosa sperava? Forse non sapeva nemmeno lui; ma intanto quel barlume di speranza lo consolava, lo inebriava, trasportandolo di sogno in sogno, colla sua Lalla fra le braccia. Come mai avrebbe potuto farsi un nome? Da che parte incominciare? Si sa bene, trovata la strada, si corre facilmente, ma, trovarla... questo è il difficile!

Cattiva disse Alessandro sorridendo cattiva, cattiva! Lalla non rispose: seria, pensierosa, sedendosi stanca presso la Cerere, posò la fronte sul piedestallo, per sentire il freddo del marmo.