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Egli la vedeva scendere per un dirupo irto di sterpi e di spine, coi piedi che le sanguinavano, colle vesti lacere e lorde di fango. Pure, procedeva coraggiosa, con un sorriso di speranza e di fede, cogli occhi e col cuore in alto, nel sereno, ne' cieli, come una santa che aspetta la sua palma di martirio. E dinanzi a quella immagine, Giorgio si sentiva più calmo e più tranquillo. Il tumulto si acquetava, e quel sentimento nuovo, indefinito, dolcissimo di pace e di amore ch'egli sentiva per Maria si diffondeva anche l

Aveva stracciati i capelli, le membra lacere, e le vesti; nel viso io le vidi le orme di piedi che l'avevano calpestata; un coltello fitto nel seno le trapassava il corpo fino dietro le spalle, e la punta per bene quattro dita stava conficcata nella terra....

Ahi... Girani, mio amico, mio sposo, Girani!... Ah più non è, più non risponde... Oh Dio qual sangue tutto mi allaga il seno? di qual sangue io ritraggo bagnate le mani stese all'amato capo!... Ahimè, dolente me! ahi disgraziato Girani! più non ti trovo, e ove sedeva lo sguardo più non v'hanno che ossa infrante, e lacere carni e distruzione!... Ahi misera, misera! a tanto mi ha serbata la nemica fortuna! doveva io raccoglierti fra queste braccia coperto di ferite e di morte?... Ahi, chi l'orrendo colpo scagliò? maledetto il fiero che troncò preziosa vita! e che mi vale s'essi punirono l'assassino quando io ho perduto per sempre l'amico?

Però mi piace visitare questi antichi castelli nobiliari, in cui gli alberi genealogici, anneriti dalla polvere e dal fumo, pendono ancora dalle pareti, quasi piante disseccate, ed in cui le tappezzerie ciondolano dai muri non meno lacere dei diplomi feudali, che il vassallo ha finalmente fatto a pezzi.

E, maestosi ne le vesti lacere, Singhiozzi di vergogna in cor frenando, Severe e desolate ombre, tornarono A l’opre.

E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza piet

Al vedere l'uniforme, che Roberto avea indosso, il duca ed Emilie scambiarono uno sguardo. Che fate voi qui, Roberto? disse il duca, severamente. Roberto si confuse. Avea il volto graffiato, le mani lacere in varii punti, i pantaloni tutti cosparsi di polvere, la cravatta stracciata. Roberto! esclamavano molti e molte, lui l'assassino!

La era come il misero condannato alla flagellazione, il quale, dopo un certo numero di sferzate, più non sente quasi il batter della verga sulle lacere carni, ma ne sente al cuore più doloroso e più intollerabile il colpo.

Questo modo di lavarsi produceva un altro inconveniente: lasciava le pietre della camerata sempre umide. E anche la popolazione delle case di pena ha una paura maledetta dei reumatismi. Nel subbuglio entrava anche la biancheria. Si cambiavano loro le lenzuola ogni quaranta giorni e le camicie lacere e acciabattate a intervalli di quindici giorni. Il fuori! fuori! era sempre in discussione.

Viva l’incendio che bruciando annienta Le tue lacere vesti e la tua fame, Viva l’incendio che all’ignoto avventa Le tue viscere grame; Che, per un’ora almen, su te raccende La sterile piet