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Il Conte a tali parole tutto s'agitava, poichè non eravi cosa che maggiormente gli eccitasse la bile quanto l'udir fare sprezzo de' suoi amici di campagna, a lui sì cari perchè i soli che in grazia de' suoi pranzi lo corteggiassero costantemente.
vita beata che ti stai nascosta dentro a la tua letizia, fammi nota la cagion che si` presso mi t'ha posta; e di' perche' si tace in questa rota la dolce sinfonia di paradiso, che giu` per l'altre suona si` divota>>. <<Tu hai l'udir mortal si` come il viso>>, rispuose a me; <<onde qui non si canta per quel che Beatrice non ha riso.
Come da lei l'udir nostro ebbe triegua, ed ecco l'altra con si` gran fracasso, che somiglio` tonar che tosto segua: <<Io sono Aglauro che divenni sasso>>; e allor, per ristrignermi al poeta, in destro feci e non innanzi il passo. Gia` era l'aura d'ogne parte queta; ed el mi disse: <<Quel fu 'l duro camo che dovria l'uom tener dentro a sua meta.
Nè tra color giammai si vide o udìo che ne nascesse invidia o gelosia; anzi di lodar lei fa ognuno a gara, e ne l'udir di lei ciascun si gode de le sue laudi, e l'un l'altro n'invita a dir del bel suggetto.
Come da lei l'udir nostro ebbe triegua, ed ecco l'altra con si` gran fracasso, che somiglio` tonar che tosto segua: <<Io sono Aglauro che divenni sasso>>; e allor, per ristrignermi al poeta, in destro feci e non innanzi il passo. Gia` era l'aura d'ogne parte queta; ed el mi disse: <<Quel fu 'l duro camo che dovria l'uom tener dentro a sua meta.
Fratelli! ripetè il Levita stringendo al cuore la mano che aveva cercato la sua è pur consolante l'udir profferire questa parola da un uomo che nega l'amore e non crede all'esistenza dell'anima... Il Virey, irritabile come tutti gli scienziati, stava per riprendere la sua polemica, ma un sospiro affannoso del malato gli ricordò che i minuti erano contati.
<<Io ti seguitero` quanto mi lece>>, rispuose; <<e se veder fummo non lascia, l'udir ci terra` giunti in quella vece>>. Allora incominciai: <<Con quella fascia che la morte dissolve men vo suso, e venni qui per l'infernale ambascia. E se Dio m'ha in sua grazia rinchiuso, tanto che vuol ch'i' veggia la sua corte per modo tutto fuor del moderno uso,
vita beata che ti stai nascosta dentro a la tua letizia, fammi nota la cagion che si` presso mi t'ha posta; e di' perche' si tace in questa rota la dolce sinfonia di paradiso, che giu` per l'altre suona si` divota>>. <<Tu hai l'udir mortal si` come il viso>>, rispuose a me; <<onde qui non si canta per quel che Beatrice non ha riso.
Volgi a me gli occhi: volgi gli occhi e volgi il chiaro viso e le polite guance, le molli guance ad ogni aura tremanti, che fan tremar in me l'anima e i sensi di diletto, di voglia e di dolcezza. Ma qual'è quel diletto e quella voglia? Qual la dolcezza che sentir mi face il veder e l'udir le dolci labbra?
<<Io ti seguitero` quanto mi lece>>, rispuose; <<e se veder fummo non lascia, l'udir ci terra` giunti in quella vece>>. Allora incominciai: <<Con quella fascia che la morte dissolve men vo suso, e venni qui per l'infernale ambascia. E se Dio m'ha in sua grazia rinchiuso, tanto che vuol ch'i' veggia la sua corte per modo tutto fuor del moderno uso,
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