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Ma tu chi se', che nostre condizioni vai dimandando, e porti li occhi sciolti, si` com'io credo, e spirando ragioni?>>. <<Li occhi>>, diss'io, <<mi fieno ancor qui tolti, ma picciol tempo, che' poca e` l'offesa fatta per esser con invidia volti. Troppa e` piu` la paura ond'e` sospesa l'anima mia del tormento di sotto, che gia` lo 'ncarco di la` giu` mi pesa>>.

E se egli si fusse doluto e pentutosi de l'offesa che aveva facta a me e avesse sperato nella misericordia, avarebbe trovato misericordia. Però che senza alcuna comparazione, come io ti dixi, è maggiore la misericordia mia che tucti e' peccati che potesse commectere neuna creatura.

Ella sola avrebbe potuto rianimare quel corpo affranto, quello spirito anelante l'eterno, il completo riposo, ma Maria non voleva; Maria desiderava di dimenticare l'offesa, e per giungere a quest'oblio non poteva rivedere il principe, altro che dopo mesi, anni, quando appunto la mano del tempo avesse con la sua azione lenta, ma continua, attenuata l'amarezza dell'offesa.

perché alcuna volta el vizioso gli dica ingiuria e riprenda el suo bene adoperare, che egli non gridi, nel cospecto mio, per orazione per lui, dolendosi piú de l'offesa che egli fa a me e danno de l'anima sua che della ingiuria propria.

APOLLIONE. Sia benedetto Iddio che ci ha fatto giungere a tempo di remediarci! Orsú, Gerasto caro, l'indegno atto e l'offesa che ha usata contro te, n'è stato cagione amore; ché ben sapete che amore e ragione mai potero apparentare insieme, e la legge d'amore è romper tutte le leggi e non servar legge ad alcuno.

Cosí questi dilecti figliuoli, gionti al terzo e al quarto stato, sonno dolorosi portando la croce actuale e mentale: cioè actualmente, sostenendo pene ne' corpi loro, secondo che Io permecto, e la croce del desiderio del crociato dolore de l'offesa mia e danno del proximo.

E mio figlio, quello che Giulia mi proponeva di fare è persuaso che l'abbia bell'e fatto! Oh lui non sa e non misura s'intende, e non me lo avrebbe consigliato, ne sono sicuro; ma così alla grossa crede che il gruzzolo in disparte ci sia.... e ci s'accomoda. E non è l'offesa che mi fa a me. Che m'importa? È il segno dell'animo.... è la promessa di quello che avverr

Ma tu chi se', che nostre condizioni vai dimandando, e porti li occhi sciolti, si` com'io credo, e spirando ragioni?>>. <<Li occhi>>, diss'io, <<mi fieno ancor qui tolti, ma picciol tempo, che' poca e` l'offesa fatta per esser con invidia volti. Troppa e` piu` la paura ond'e` sospesa l'anima mia del tormento di sotto, che gia` lo 'ncarco di la` giu` mi pesa>>.

La vera contrizione satisfa a la colpa ed a la pena, non per pena finita che sostenga, ma per desiderio infinito. Perché Dio, che è infinito, infinito amore e infinito dolore vuole. Infinito dolore vuole in due modi: l'uno è della propria offesa la quale ha commessa contra 'l suo Creatore; l'altro è de l'offesa che vede fare al proximo suo.

Voi, servi miei, paratevi dinanzi con le molte orazioni e ansietati desidèri e dolore de l'offesa che è facta a me, e della dannazione loro; e cosí mitigarete l'ira mia del divino giudicio. Come neuno può uscire de le mani di Dio, però che o egli vi sta per misericordia o elli vi sta per giustizia.