United States or Benin ? Vote for the TOP Country of the Week !


Nella stanza da pranzo le ragazze aspettavano il babbo per mettersi a tavola. L'Elena aveva quattordici anni, e pareva gi

Ed infatti, partita anche l'Elena, il suo umore gioviale era la sola cosa che mettesse un po' di vita in quella casa deserta. Erano gi

La vigilia delle nozze, mentre gli sposi, colla mano nella mano, erano assorti in un lungo silenzio d'amore, la Maria che a diciotto anni aveva ancora tutta la spensieratezza d'una fanciulla viziata, disse all'Elena: Perchè la Laura, che è più giovane, si marita prima di te? Io non penso a maritarmi, rispose l'Elena.

Un giorno, dopo cinque anni, l'Elena gli scrisse una lettera disperata. Suo marito era morto di febbre gialla sul bastimento che li riconduceva in Italia. Era sbarcata a Genova con un bambino. Non aveva coraggio di vivere fra la gente; il movimento della citt

Ah, era per questo che amavi tanto i libri di viaggi, i vasti orizzonti, i quadri di marina.... Sapevo che quella sarebbe un giorno la mia vita. Ma eri certa fin d'allora che pensava a te, che sarebbe tornato? Ero certa del suo cuore come lo sono del tuo, rispose l'Elena con tutta la fede del suo forte amore, senza dubitare della pena che poteva fare al povero prete quel confronto.

L'anno seguente si maritò la Maria, ed anche lei se ne andò fuori di paese. La casa divenne silenziosa e mesta, troppo vasta, per quel vecchio infermo e quella fanciulla. Vicenzino ci tornava ogni sera: il vecchio steso in una poltrona leggicchiava un giornale o sonnecchiava. L'Elena lavorava al suo tavolino, ed il cugino sedeva dall'altro lato, in faccia a lei, come una volta. Parlavano della salute del babbo, delle sorelle lontane, di Vincenzo che stava per passare ufficiale; erano tanti affetti comuni, tanti vincoli che li legavano. Vicenzino narrava de' suoi poveri, de' suoi malati, che l'Elena prendeva molto a cuore. La vita omai pareva facile e dolce al giovane prete, confortata da quella pura affezione fraterna, e dalla calda amicizia di Vincenzo. Omai le prove erano finite, le tempeste erano cessate; qualche anno ancora, poi Vicenzino prenderebbe il posto del vecchio parroco che pensava a ritirarsi, accoglierebbe i suoi due parenti nella casa parrocchiale, e vivrebbero assolutamente in famiglia. E quando, per disgrazia, dovesse mancare il sig. Dogliani, sarebbe passato del tempo, del tempo assai. I due cugini non sarebbero più giovani, avrebbero presa l'abitudine di vivere uniti, e potrebbero continuare a vivere così, come buoni fratelli, senza pericolo. E chiss

S'avviò lentamente, si fermò a guardare in giardino, poi chiuse le vetrate, mormorando che l'aria era troppo fresca per lo zio; e finalmente, pallido ancora ma padrone di , andò a sedere presso l'Elena, e le domandò: Dunque avevi un segreto? , disse l'Elena voltandosi a guardarlo coi suoi begli occhi limpidi. Ma non devi lagnarti, perchè ne profittavate tutti.

L'Elena, dacchè era tornato così malato, gli usava delle cure gentili ed amorevoli che lo inebriavano. Nell'eccesso della gioia il giovane convalescente doveva far violenza a stesso per non lasciar irrompere la passione che lo agitava.

La Laura, discorrendo coll'Elena di quel cambiamento, diceva: Non è più tanto vanitoso Vincenzo; si va migliorando. Ma l'Elena, che non era assorta nelle faccende di casa, per le quali non aveva gusto, ed aveva più agio di studiare il fratello, rispondeva impensierita: Chiss

L'Elena si mise a correre ridendo e scotendo il capo per farne cadere la farina, e gli altri dietro, tenendosi per gli abiti.