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La processione procedeva verso il maggior altare, e verso il maggiore dei furbi. I dragoni schieravansi in ala all'entrata del tempio, e gli alabardieri facean lo stesso nell'interno, dimodochè i servi di Dio, ministri dell'Onnipotente, sono sempre sotto l'egida di una provvidenza di ferro, sia essa nostrana o straniera. Sar

In compagnia del barbuto conte ne venivano altri due signori; l'uno un giovinotto sulla trentina, il quale alla sfoggiata cravatta, all'abito stringato, mostrava ancora la pretensione d'uno zerbino di primo pelo; l'altro, uno smilzo giovincello che, avanzandosi a dondoloni, diè una forte stretta di mano all'amico, e cominciò a ridere di quel fatuo riso che spesso tien luogo del bello spirito. Costui, erede di un gran casato, e tronfio del suo nome e della fama de' suoi cavalli inglesi, era da poco tempo entrato nel gran mondo sotto l'egida d'una facile matura belt

Parti tu, fuggi sollecito, Guiberto, risponde Alberada smaniosa; ricórdati quanto Roberto sia scaltro, Ildebrando terribile fuggi, ti raggiungerò. Dove? quando? non saresti ancora tu in pericolo, Alberada? Non pensare di me, che vivo sicura sotto l'egida di legato. Non arrestarti nei paesi d'Italia, dove il potere del papa e del duca è illimitato; varca i monti. Ti raggiungerò in Germania.

Abbiamo visto nello scorso articolo che cosa era stata la filologia sino a questo momento, e che cosa deve e non può non essere sempre fondamentalmente: preparazione di testi. E sappiamo anche, e ben chiaro, che cosa sia ciascuna di quelle discipline conglobate insieme, da Federico Augusto Wolf, sotto il nome e l'egida della filologia.

Crispi, dai telegrammi dei Prefetti e sotto prefetti nei momenti del pericolo e quando in Sicilia non c'erano ancora truppe a sufficienza, emerge che il Presidente del Consiglio e il Regio Commissario Straordinario, che il governo insomma, in alto e in basso, riconosceva ciò che deputati e pubblicisti avevano denunziato, e cioè: che la causa determinante dei moti di Sicilia doveva riconoscersi nella partigiana, dissennata e iniqua amministrazione dei municipî, infeudati da anni a consorterie locali che ne usavano ed abusavano in tutti i modi sotto l'egida dei Prefetti, ed anche di deputati, ai quali in contraccambio delle protezioni accordate rendevano con zelo servizî polizieschi ed elettorali.

Attilio ed Emilio Bandiera, nati Veneti, figli del barone Bandiera, contr'ammiraglio delle forze navali austriache, e noto all'Italia per la cattura sul mare, nel 1831, degli uomini che, imbarcatisi sotto l'egida della capitolazione d'Ancona, veleggiavano verso la Francia, avevano, fin da' primi tempi spesi nelle cure della milizia, afferrato e venerato il concetto nazionale italiano, e s'adoperavano, più anni innanzi al primo loro contatto con esuli o congiurati dell'interno d'Italia, a prepararsi le vie di tradurre il concetto in azione. Nella seconda met

In questo nell'insana, incessante, efferata persecuzione contro il pensiero, contro i menomi atti sospetti, contro le sostanze, contro la vita di quanti sono rei o creduti rei d'affetti al paese nel bastone fatto legge di mezza Italia nell'insolenza perenne di padroni stranieri nell'irritazione febbrile generata dai precetti e da uno spionaggio sfrontato negli odî educati dalle denunzie pagate nelle prepotenze consumate sotto l'egida d'un governo aborrito come il papale, da tirannucci subalterni, noti a ogni individuo delle nostre non vaste citt

Non aveva mai desiderato così intensamente nulla nella vita come di rivedere Maria, e ora stava per raggiungerla, per presentarlesi non come chi cerca di sedurla, di prenderla alla sprovvista, ma onestamente, sotto l'egida del padre di lei, come un amico che chiede all'amica una parola affettuosa, una stretta di mano e l'oblio di una aberrazione, di una colpa di cui sente la vergogna e il pentimento.

Per la prima volta il radicalismo ebbe forma e veste concreta di organizzazione nazionale nella «Lega della democrazia» costituita in Roma, sotto l'egida del prestigio di G. Garibaldi, il 21 aprile 1879, e da Garibaldi stesso annunziata all'Italia con un manifesto in data 26 aprile¹. ¹ Giova riprodurre questa pagina, memoranda nella storia del radicalismo: «Agli italiani,

In una parola, noi l'abbiamo salvata; e in questa casa, dove tante anime furono strappate al male, essa viene di buon grado, madre Eleuteria, sotto l'egida della sua virtù, a racquistare il candido vestimento dell'innocenza.