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Arrivammo finalmente a un villaggio, Karia-el-Abbassi, formato dalla casa del Governatore, e da un gruppo di capanne e di casupole ombreggiate da qualche fico e da qualche olivo selvatico. Il Governatore ci offerse di riposare in casa sua: la carovana tirò innanzi fino al luogo designato per l'accampamento.
Intanto raggiungevamo di cento in cento passi due o tre mule cariche, soldati a cavallo, servi a piedi; piccoli frammenti della carovana che si stendeva per più d'un ora di cammino. Fra i soldati ve n'erano alcuni di Laracce, stracciati, con un fazzoletto annodato intorno al capo e un fucile rugginoso fra le mani; e fra i servi, dei ragazzi di dodici o quindici anni, non mai visti prima d'allora, i quali erano scappati, mi fu detto, da Mechinez e da Karia-el-Abbassi, e s'erano aggregati alla carovana, senz'altro addosso che una camicia, per andare a Tangeri, la citt
Il Governatore Sid Bekr-el-Abbassi che aveva risaputo le lodi fatte di lui al Sultano dal nostro Ambasciatore, fu con noi anche più amabile e più seducente della prima volta... Preso un po' di riposo, ci rimettemmo in cammino verso Karia-el-Abbassi, dove arrivammo sul mezzogiorno, e fummo ricevuti e passammo le ore bruciate nella stessa stanzina bianca, in cui trentacinque giorni innanzi avevamo visto la bella figliuoletta del nostro ospite far capolino dietro il turbante paterno.
Per un pezzo, nessuno di noi potè staccar gli occhi da quell'uomo. Era il più simpatico governatore che avessimo incontrato fino allora. Di statura mezzana, di forme snelle, bruno, aveva un occhio penetrante e dolce, un bel naso aquilino e una folta barba nera; e sorridendo, mostrava due file di denti bellissimi. Era tutto ravvolto in una cappa fine e bianca come la neve, col cappuccio tirato sul turbante; e montava un cavallo nero corvino, con tutta la bardatura color celeste. Doveva essere un uomo generoso, amato e contento. E fu un inganno della mia fantasia, o anche l'aspetto dei duecento cavalieri di Karia-el-Abbassi rifletteva vagamente la gentilezza del Governatore. Mi parvero visi aperti e pacati di gente che da molti anni godesse la grazia miracolosa d'un governo umano. E quest'apparenza, e le capanne che cominciavano a farsi più frequenti per la campagna, e il tempo sereno raffrescato da un'arietta odorosa, mi diedero per qualche momento l'illusione che quella provincia fosse un oasi di prosperit
La scorta di Karia-el-Abbassi rispose con una tempesta di fucilate e disparve; ma per qualche momento vedemmo ancora in mezzo al fumo la bella figura bianca del Governatore, ritta sulle staffe, col braccio teso verso di noi in segno di buon augurio e d'addio. Accompagnati dalla sola scorta di Fez, c'innoltrammo nella terra dei Beni-Hassen, tristamente famosa.
E non eravamo ancora a cento miglia dalla costa del Mediterraneo! E ci rimaneva da attraversare la grande pianura del Sebù! Nonostante il caldo, l'accampamento di Karia-el-Abbassi fu rallegrato, verso sera, da un insolito concorso di gente.
Parola Del Giorno