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Noi non avemmo ad assistere ad un banchetto funebre, ma fummo invitati un giorno ad un eccellente pranzo nella simpatica ed originale fattoria del cordiale signor Costant, poi pensammo alle provvigioni per il ritorno, e la cosa che ci fu più difficile procurarci, fu anche la più semplice e la più necessaria, il pane, perchè qui tutti usano farselo in casa propria.

Egli e il dottore mi seguirono, invitati, fino alla villa. La serata era dolcissima. Mi sentivo compenetrato tutto dalla divina serenit

Un giorno, mentre tornavano da una colazione, cui li avea invitati l'ambasciatore inglese, il principe era rimasto nelle stanze di Enrica: non se ne andava: ed essa avea capito il perchè del suo indugiarsi. Il principe la strinse fra le sue braccia. Non sono tranquilla oggi! ella disse bruscamente. E ricominciò, a poco a poco, una delle sue solite scene. Egli si ritrasse spaventato.

Per la maggior parte degli invitati l'ingresso nel palazzo Vanderbilt tutto decorato internamente in istile gotico medioevale e rénaissance costituiva un vero avvenimento: a New-York sono ben rari gli interni artisticamente lavorati. Era la prima volta che uno sfoggio reale di ricchezza architettonica veniva gettato in faccia all'high-life della citt

Ma la storia della protesta della Giunta di Castelbuono dev'essere completata: furono chiamati uno ad uno i consiglieri comunali e invitati a riunirsi di nuovo per dire che la precedente protesta era una cosa... da burla. Così fecero perchè non si sentirono l'animo di farsi arrestare e mandare a domicilio coatto....

Continui a esporre il suo programma, disse la duchessa che ascoltava attentamente. Maria, turbata dalla scena muta di donna Camilla, da quell'atto di scortesia fatto agli invitati, era impallidita e aveva guardato il principe in atto supplichevole.

Allora uscimmo insieme, e Giorgio ci accompagnò sino in via Torino alla casa dove eravamo invitati.

Lasciate, lasciate pure, mormorò De Nittis, contento di non sentire in alcuno di quegli sguardi la malevolenza degli altri invitati nel mattino. Bice notò che una contadina, entrata con un bimbo per mano, gli aveva messo un confetto in tasca: allora una tenerezza la prese, volle abbracciare il bambino, gl'imbottì le saccoccie di dolci invitando tutti con un gesto a fare altrettanto per stessi.

Rientrai nel palazzo De-Tonnalli a tarda sera, al momento in cui la famiglia e i numerosi invitati toccavano i bicchieri per gli ultimi brindisi. Al mio entrare nella sala, tutti si alzarono per abbracciarmi; fu un accoglimento festoso, cordiale, espansivo, del quale serberò eternamente la più grata ricordanza.

Intanto i servitori, diretti dal maestro di casa, avevano apparecchiato per i quattro invitati e dopo cinque minuti don Pio conduceva a tavola Maria, faceva sedere il Carrani fra la madre e donna Camilla, e indicava al Rosati il posto in mezzo alla moglie e alla signora Caruso, ponendosi a fianco Ubaldo, che rimaneva collocato così fra lui e la duchessa.