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Chi lo avrebbe detto? Questo felice mortale si sentiva talora invidioso a sua volta di quelli che lo invidiavano. Invidiava quei figli di famiglia, novizi nella vita, pei quali egli era un re: invidiava loro gli amori contrastati, le difficolt

Nondimen fra' suoi dubbii sfortunati, Ugo abborrìa l'inverecondo zelo Di que' superbi, che, di scevrati, Fremono ch'altri innalzin voti al cielo; E talor mesto invidïava i fati Del pio, cui divin raggio è l'Evangelo; E spesso entrava in solitario tempio, Come non v'entra il baldanzoso e l'empio.

Fra quelli che gli mostravano maggior malevolenza e disprezzo era principale uno dei più grandi, robusto, coraggioso, bello e in ogni cosa distinto. Emilio l'odiava e lo invidiava accanitamente; aveva cercato di nuocergli, rivelando ai superiori qualche colpa disciplinare di lui, e il giovanetto se n'era vendicato a misura di carbone con famosi carpicci senza parsimonia.

Però, siccome non era certa che l'amore fosse o no un peccato grave, così si teneva bene stretto il segreto nel piccolo cuore; si nascondeva, credendo far male; chinava i grandi occhi ed arrossiva più che mai. Invidiava la franchezza delle sorelle ed avrebbe voluto dirgli una parolina dolce; ma aveva tanta vergogna, tanta vergogna!

Elisa era fuori di , e invidiava Elvira destinata ad una vita così ricca ed elegante. Carlo avrebbe avuto una gran voglia del velocipede di Alberto, e Vittorio diceva di volersi fabbricare una macchinetta fotografica; il professore gli avea spiegato tanto bene come era fatta, che sperava di riuscirvi.

Io invidiava la sorte di quell'uccello di rapina, che dopo il delitto poteva almeno volare in lontane regioni, ove si ignoravano le sue prodezze sanguinose!... io invece non potevo nascondere la vergogna davanti al mio giudice.

tua LUCIAAllo stabilmento, quel giorno, Lucia non era d'umore da tollerare le occhiate, i susurri, i sorrisetti con cui veniva ricevuta da che si sapeva del fallimento e più non si ammirava si invidiava in lei l'ereditiera. Non volle sentirsi mortificata; non volle rinchiudersi nell'avvilimento.

Maria promise di passare alla villa gran parte della giornata coi suoi fratelli, e si offerse per tutto quello che potesse loro esser utile. Le faceva proprio pena vedere quella famiglia in quel frangente, e chiusa in casa come in una prigione, e quando furono usciti, chiese ad Elisa se avrebbe avuto piacere in quel momento trovarsi nei panni d'Elvira, ch'essa invidiava tanto.

Invidiava nobilmente i miei rivali, e gli ammirava. Diceva a me stesso: essi ora levano grido, ed io mi occuperò come so e posso d'istruire la gioventù in modo chiaro ed acconcioQueste poche linee sono una grossa lacrima spremuta da un cuore disingannato. È un nobile e generoso ingegno che, in un momento di sconforto e di prostrazione, si ritira dalla battaglia.

Ma ahimè! quanto ella invidiava quelle placide donne felici, che arrendono senza lotta la loro gioventù, che mansuete s'abbandonano al soave declinare della loro vita, come una nave entra in acque calme. Ma essa, perchè il suo amante era giovane, doveva battagliare convulsa e tenace con gli anni ingolfatori e inesorabili.