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A che cosa serve il mio saper ricamare, il mio saper dipingere, se non so asciugare una lagrima? e perchè, come ci insegnano a superare una selva di crome e di biscrome, non ci insegnano anche l'arte di levare una spina dal cuore? Alle giovinette che hanno la mano leggera e delicata dovrebbe essere insegnata la santa abilit

Se non che il ripristinamento della monarchia non era affatto una restaurazione dell'antico reggimento. Napoleone capì, che con un semplice ritorno al passato egli si sarebbe bandito da . Sapeva quale strappo potente il 1789 aveva aperto nella storia della Francia, e seguì animosamente il pregiudizio nazionale, che cotesto popolo avesse insegnata al mondo la libert

GIACOMINO. Di grazia, stiate in cervello che non andiamo per ingannar altri e noi restiamo gl'ingannati; ché l'inganno molto mi preme. PSEUDONIMO. A me non sol preme ma m'opprime. GIACOMINO. Pseudonimo, vedete quel vecchio vicino alla porta? quello è desso; accostatevi. PSEUDONIMO. M'accostarò pian piano. Questa è la casa che m'è stata insegnata? Dimanderò costui; forse me ne dará contezza.

Sono Carmela Selletta, eccellenza, volevo vedere, se è possibile... io ho qui mio figlio... ha sette anni... Giuseppe Selletta... Ma, Dio mio! Non dovete venire qui. fece il vecchio, la penna levata questo non è parlatorio, Dio mio! Ah! santa pazienza! Così m'hanno detto, eccellenza mormorò la vedova, mortificata ho incontrato per le scale un giovane e m'ha insegnata la porta...

Un'altra fortuna era toccata a mastro Jacopo; quella io vo' dire di mostrare ad un altro, e con frutto, i principii di quell'arte che a lui aveva insegnata il Gaddi. Ai giorni nostri i pittori non fanno più scuola, o non si rodono di avere dei buoni discepoli, come una volta. Ogni artista lavora per , gelosamente tappato nel suo studio, quasi temendo che altri gli rubi il tocco, o l'impasto dei colori. Ma in quei tempi di vita rigogliosa per l'arte, era una festa aver gente dattorno, e un pittore non si teneva per maestro, se non aveva una mezza dozzina di scolari, uno dei quali, uno almeno, di più facile ingegno e di più pronta volont

In ogni modo, teniamo sempre presente questa massima di ogni buon cristiano, insegnata anche da san Bonaventura: quello che fa lui è sempre ben fatto, e non casca foglia che Dio non voglia!

Come si chiama questa canzonetta? le domandai un giorno. Il matrimonio segreto. E chi l'ha fatta? Il maestro Cimarosa. Lo conosci? No. Dunque, come l'hai appresa? Me l'ha insegnata... mia madre. Che vuol dire: matrimonio segreto? Vuol dire che si sono maritati di nascosto. Perchè? I parenti forse non volevano. Ti sei maritata di nascosto tu? Non mi sono maritata mai! Perchè?

Si sarebbe detto che io avessi delle cose del cielo conoscenza e pratica e che taluno avesse, a me giovanetto, insegnata l’astrologia. Eppure, per gli dei, nessun libro che ne trattasse era giunto alle mie mani, e non sapeva nemmeno che esistesse quella scienza.

SANTINA. Chi t'ha imparato cosí bella ricetta? n'hai ancor fatta la pruova? SPEZIALE. La prima volta la provai a mia moglie, ed è riuscita miracolosa; poi l'ho insegnata a molti miei amici, e tutti m'han riferito che fa effetto grande. NEPITA. Eccolo, padrona. SPEZIALE. Che diavolo hai meco, vecchiaccia fradicia? che t'ho fatto io che mi batti?

«Ah! l'ingrato scortese! borbottava il frate fuggendo se questa è la creanza che t'hanno insegnata dalle tue parti, tu devi essere uno di quei baroni, che in dodici non ne fanno uno dei nostri!