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«L'ardimento di respingere addirittura l'intromissione del pensiero dalla storia, che era mancato agli storici diplomatici (perché mancava loro la necessaria innocenza a tale ardimento), l'ebbero invece i filologi, innocentissimi. E l'ebbero tanto piú facilmente in quanto l'opinione di medesimi, anteriormente modesta, si era assai accresciuta e aveva gonfiato i loro petti, per il grado di perfezione a cui era pervenuta l'indagine delle cronache e dei documenti, e per l'accaduta fondazione (che non fu, a dir vero, creazione ex nihilo) del metodo critico o storico, che si esplicava nella sottile e accurata genealogia e riduzione delle fonti, e nella critica interna dei testi. E tanto piú facilmente codesto orgoglio di filologi prevalse, in quanto il perfezionamento del metodo accadeva in un paese come =la Germania, dove la mutria pedantesca fiorisce meglio che altrove, e dove, per effetto dello stesso abito ammirevolissimo della seriet

tutti coloro che poterono tener dietro ad ogni passo di quello sciagurato e tristo Malumbra, non seppero mai comprendere di chi era veramente la colpa, e senza neppur pensare che il bisogno è persuasore orribile di delitti e di colpa, lasciarono languire nella miseria anche i figli di lui, che pure erano innocentissimi.

Nemmen la critica storica, cosí informata a' nostri , non ne sa decidere. Il peggio delle persecuzioni de' tiranni non è il supplizio, è il segreto calunniatore. Del resto, ciò non potea scandalezzare in quel tempo di quella cupa e feroce aristocrazia, che avea mandati a simil supplizio i Carraresi evidentemente innocentissimi, anzi non giustiziabili giudicabili da lei.

Ad Isola v'è una bella cascata d'acqua, una splendida vegetazione, praterie freschissime; ma trovai anche la dogana. Dovetti farvi una lunga fermata e perdervi del tempo per colpa di sei poveri volumi. Eccettuato un Orazio, tutti gli altri erano libri di storia medioevale, libri innocentissimi, come ognun vede: ma gl'impiegati di dogana non ne comprendevano il titolo.

Ribelle al suo principe, trucidatore di lui, e della imperiale consorte, e di otto figliuoli innocentissimi, di persona deforme, di aspetto sinistro, nella crapula sprofondato e nella lussuria; codardo così, che a ragione Maurizio quando lo seppe tale esclamasse: «ahimè! se vile per certo diventer