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Qualche cosa c'è per cui io non debba più sperare...? No, te lo giuro interruppe Enrico non c'è nulla. Tu mi credi, n'è vero Elisa? Tu lo senti che io sono sincero, e che non ti voglio bene proprio di cuore che a te sola.... Ebbene , ti credo rispose la fanciulla con infinita grazia perchè guai a te se poi tu m'ingannassi. Sarebbe come ingannare un bambino.

Non bisogna lasciarsi ingannare dalle parole. Se il dubbio vago della fedelt

Giá è persa la medicina che sola mi poteva recar salute; molte vane speranze m'han lusingato fin qui; or pongo fine allo sperare, non ingannare piú me stesso. PANURGO. Vòlgeti a me. ESSANDRO. Ho annodata la fune e or me l'adatto al collo. PANURGO. Chi t'ave imparato, il boia? ESSANDRO. La disperazione! Vuoi tu alcuna cosa dall'altro mondo?

PIRINO. Io non vorrei parer tanto quel che non sono, che, volendo, parer quel che sono non potessi. PANFAGO. Ma io come vi paio? PIRINO. Veramente mi par che tu non sia, devresti mai far altro che ingannare: cosí dimostri essere un gran ladro, e se non ti conoscessi, ti giudicherei un ladro naturale.

Essi si valgono, nella loro ascensione, di quella solenne turlupinatura che si chiama musica fatta bene, falsificazione dell'altra vera e grande, copia senza valore venduta ad un pubblico che si lascia ingannare per volont

Infine ha diritto di vivere anche lui, soggiunge, e se la gente si lascia ingannare, suo danno.

Qui, dunque, Giuliano pone il suo principio fondamentale, pel quale i Cristiani, avendo convinzioni diverse da quelle degli autori antichi, non avrebbero dovuto adoperarli, nel loro insegnamento, perchè non potevano in buona fede esortare gli allievi ad ammirarli ed a seguirne le dottrine, a meno di riconoscere che essi erano simili a mercanti disonesti che cercano di ingannare i compratori e di vendere loro una merce per un’altra. Onde non esista questo deplorevole contrasto, continua Giuliano «è necessario che tutti quelli che si danno all’insegnamento abbiano buoni costumi (e per buoni costumi Giuliano intende l’esercizio palese del Paganesimo) e portino nell’anima delle opinioni le quali non contrastino con quelle professate in pubblico». Qui è un punto veramente capitale dell’argomentazione di Giuliano. Egli pone, come ammesso, il principio che il maestro nella scuola non può dare un insegnamento, il quale non si accordi col sentimento pubblico, e ne deduce la conseguenza che il maestro non deve poi, con la sua condotta e colle sue opinioni personali, cadere in contraddizione con stesso. «E ciò

Ma la faccia pallida della signora, e qualche cosa strana in tutta la casa e il contegno misterioso della donna di servizio, che voleva bene alla signorina, odiava Adolfo il quale non le aveva mai dato un soldo, amava il conte Vagli ch'era stato sempre con lei generoso, e infine approvava pienamente la fuga e la trovava proprio stupenda, qualche cosa strana, inusata, avvertì Adolfo Gianella che lo si voleva ingannare.

Che opinione eh? che opinione ne avevate... Ma tutti, pur non di meno, seguitiamo a tenerci stretti al nostro concetto, così come chi invecchia si ritinge i capelli. Che importa che questa mia tintura non possa essere, per voi, il color vero dei miei capelli? Voi, Madonna, certo non ve li tingete per ingannare gli altri, ne voi; ma solo un poco poco poco la vostra immagine davanti allo specchio. Io lo faccio per ridere. Voi lo fate sul serio. Ma vi assicuro che per quanto sul serio, siete mascherata anche voi, Madonna; e non dico per la venerabile corona che vi cinge la fronte, e a cui m'inchino, o per il vostro manto ducale; dico soltanto per codesto ricordo che volete fissare in voi artificialmente del vostro color biondo, in cui un giorno vi siete piaciuta; o del vostro color bruno se eravate bruna: l'immagine che vien meno della vostra gioventù. A voi, Pietro Damiani, invece, il ricordo di ciò che siete stato, di ciò che avete fatto, appare ora riconoscimento di realt

Ma in quelle riunioni di stranieri infierivan l'amoretto, il piccolo intrigo, ciò che le persone bennate chiamano flirt, e mademoiselle de Toulouse e la principessa Stephen avevano un flirt a ogni angolo della sala; e abitualmente a Vienna, a Biarritz, a Zermatt, al Cairo, ad Aix-les-Bains, ovunque le signore si recassero, il flirt si ripeteva con altri personaggi e con lo stesso effetto; Filippo, sapendo il giuoco, vi si prestava per cortesia, senza mettervi alcun impegno, come chi arrischia una partita per ingannare il tempo.