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All'indomani riceverei la sua lettera. Mi apprenderebbe qualche cosa su queste nozze certo imminenti, sulle ragioni che ve la costringevano? Forse; ma intanto dovevo informarmi per mio conto. Cercai subito, sulla pianta di Norimberga, la Burgschmiedstrasse, dov'era la fonderia Yves. Se gli Yves non abitavano col

Il mio primo pensiero fu di rinunciare a tutto; ma poi riflettendo che nessuno mi conosceva a Catania, che mi sarebbe stato possibile informarmi segretamente a te di donna Livia senza rivederla, e che siccome la famiglia istessa di mio padre desiderava il riconoscimento avvenisse nell'ombra, pensai che partendo appena ripreso il mio nome, donna Livia non avrebbe saputo nulla... Poi avevo gi

Ramorino mi chiese, per le spese necessarie all'ordinamento della colonna, 40,000 franchi; e li diedi. L'ottobre non doveva trascorrere senza vederci in azione. Ei partì sollecitamente. Io gli raccomandai come segretario un giovine modenese, fidatissimo nostro, che doveva invigilarlo e informarmi.

Quella Morella, la quale, fra parentesi, è la ganza del conte di Alleux... Cosa dite voi, signora? gridò il duca in sussulto. Io l'ò incontrata in casa di lui, in veste da camera, nel suo studio, ieri, andando ad informarmi se vi eravate rimesso dell'... emozioni della notte precedente. Il duca non rispose più. I suoi occhi fiammeggiavano.

Dicevo fra me: li troverò ancora? e in quella piena subitanea d'affetti io mi chiedevo sorpreso come avessi potuto passar dieci anni senza informarmi di quelle persone di cui nutrivo ora un così vivo desiderio.

Va bene così?... Mi occorrerebbe ancora, per ingannare il tempo alla meglio, un buon sigaro di avana.... Nelle taschette del mio soprabito ne troverete di eccellenti... Favorite!... Mille grazie... Ora, non più indugi! Salite a cavallo, e partite di galoppo... Cioè... aspettate!... Sarei io troppo indiscreto, o signora, se osassi, prima che ve ne andiate, di informarmi del vostro nome?

Come siete stato gentile! ripiglia la contessa Adriana, dopo aver concesso qualche minuto secondo alle mie ammirazioni. Che dite, contessa? Era il mio dovere. Volevo informarmi di ieri. Tutto è andato bene, non è vero? , quantunque, sarebbe stato meglio rimanere al nostro posto. Eravamo a discorrere al fresco; ci avrebbero trovati, e ci avrebbero fatto compagnia, se fosse loro piaciuto.

GERASTO. Io arò pensiero di ricovrarle da lui, inviarvele in vostra casa; che se ben egli ingannandovi ve l'ha promesse da mia parte, or che stimo lui un tristo, ve le prometto da senno, che vo' un poco informarmi del tutto. FACIO. Dunque io vi cerco perdono se sono troppo con voi trascorso in parole. GERASTO. Dove è Cintio vostro figliuolo? NARTICOFORO. L'ho lasciato nel diversorio.

Orsú, diasi Cleria ad Essandro e Ersilia a Cintio, purché ne sia contento Narticoforo: con questo patto però, che abbi tempo duo giorni ad informarmi di voi; ché se ben all'aspetto conosco che siate di buona qualitá e conosco che sia vero quanto dite, pur per non esser tassato per leggiero da parenti e amici, cerco questo spazio di tempo.

Egli tiene una condotta indegna di un giovane onesto, che vuol sposare una fanciulla tua pari. Sebbene riprovassi il tuo amore per lui, feci tacere tutti i miei sogni, le mie speranze e mi diedi ad informarmi minutamente sul suo conto, a spiare tutti i suoi passi. Una voce interna mi diceva che Gabriele t'ingannava. La fanciulla soffocò un grido.