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Entrando nelle prime, trovi un portinaio ciabattino, che vive in un bugigattolo buio ed infetto. Il tanfo vi è nauseante; sui gradini della scala vi si scivola; gli usci si direbbe si lamentino di dover girare sui cardini; le persiane, spalancate, si rinchiudono sgarbatamente in faccia; gli scarafaggi ed i topi sono padroni della cucina; i cimici, del letto; le faine, del solaio; le lumache e gli scorpioni della cantina; il pozzo d

Un grido di inaspettata ed ineffabile gioia fu esclamato dal giovine prigioniero, ma l'altro più provetto, gli disse: «Zitto! per l'amor di Dio! che se ci scoprono noi siamo proprio fritti, poichè in questo infetto sito, meno i miei pochi Volontari, tutti sono spie, che si fanno merito d'ogni atto del loro vile mestiere

Al domani il signor Giovannino andò a trovare il Marliani che si lasciò persuadere a tornar nel luogo infetto. La signora Bibiana, facendogli gi

Sgombra da questa terra, purga l'aria e il cielo infetto dal tuo abominevole spirito, porta fuora del mondo anima cosí scelerata e traditrice, e come hai saputo machinar tante fraudi, cosí machina un modo da fuggir dal mondo. Tu non morrai dalle mie mani: lascio che la tua vita sia la tua vendetta, vo' che sopravivi al tuo biasmevole e infame atto, vo' che venghi in odio a te stesso.

97 L'ardita Bradamante in questo mezzo giunto avea Pinabello a un passo stretto; e cento volte gli avea fin a mezzo messo il brando pei fianchi e per lo petto. Tolto ch'ebbe dal mondo il puzzo e 'l lezzo che tutto intorno avea il paese infetto, le spalle al bosco testimonio volse con quel destrier che gi

Se il picciol piede illusero Di cupo rio le sponde, La madre piomba rapida, E il tragge, o muor nell'onde. Ella, se il figlio palpita Tra infetto aere tremendo, Tenta i suoi redimere, Le piaghe a lui lambendo. Se patria e tetto invadono Empie, omicide squadre, Stringe i suoi figli, e impavida Pugna per lor la madre.

Nel corso di un mese si visitarono quasi tutti codesti conventi e gli stabilimenti pii. E non fu sempre argomento di zuccheri e di baci. Il Generale aveva in mira di penetrare i misteri sin'allora inviolati di quelle antisociali clausure, di scoprire impuniti disordini, ignorati patimenti, e di rimediarvi. Molte fanciulle, immolate dall'avarizia dei parenti, o sviate da un passeggiero ascetismo, o vinte nella lotta di più geniali e più umani affetti, trovarono in lui la provvidenza riparatrice. Mai lo vidi profondamente turbato come durante la visita ad un ospizio di trovatelle. Egli udì dal loro labbro la pietosa istoria dei supplizî cotidiani: Il pane infetto, i cibi scarsi, la mondizia negletta, il non loro peccato rinfacciato. I volti sparuti di quelle dolorose, le dilatate pupille, le misere vestimenta, spandevano sinistro lume di verit

Cazzica! se v'incomodate qualcuno! Oh! che notti sono le mie, dottore! Vagabondo per Parigi, tanto che io non mi caggia spossato. Io cionco senza potermi ubbriacare ed obliare! Ritorno a casa inzaccherato, lasso, infetto. Credo che quel letto, il quale, ieri ancora mi offriva il sonno, mi tenda le braccia: la disperazione vi si apposta, l'insonnia vi sibila di tutti i suoi serpenti! Le tenebre sono implacabili: non vi è fantasma che non vi sputi le sue furie. Io mi alzo scacciato dall'incubo delle visioni, dei desideri, dei delirii, dei rimorsi, della gelosia... tutto il mondo dell'inferno si rizza sulla mia fronte! Ed io vo, corro, urto a tutti gli angoli, investo tutti i mobili, mi rotolo sul tappeto, striscio, mi trascino fino alla porta di lei... Dessa è chiusa! Ella è rinchiusa! Ma io odo quella respirazione dolce, calma, eguale, talvolta un piccolo gemito... La pace è col

di sanie infetto e nel luto prostrato, passeggia il verme reo, la schifa eruca e la striscia del serpe attossicato; coi denti delle rabide mascelle; Ma perché attribuiremo noi a mala fede ciò che probabilmente è stato fatto con ingenuissima intenzione?

Ebber da la natura empia e nemica, E pur non hanno odiato: Che per altri fiorir vider la spica, E non hanno rubato: Che bevver fiele e lacrime, vilmente Frustati in pieno viso Da l’ingiustizia cieca e prepotente, E pur non hanno ucciso: Che passaron fra i geli e le tempeste, In basso, ne l’oblìo, Senza sol, senza pane, senza veste, Ed han creduto in Dio: Che uno strato di paglia per dormire Infetto e miserando Ebbero, e un ospedale ove morire, E sono morti amando.