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Il maestro Zecchini le insegnava a leggere sui vecchi libri che avevano servito al suo babbo ed allo zio Gervasio; ma quando la bambina si rifuggiava sui ginocchi della nonna, mostrandosi annoiata della monotona cantilena del maestro, implorando la grazia di ritornare ai suoi diletti infantili, la buona donna la liberava subito dal peso della lezione, e la rimandava libera ai boschetti del parco.

Il bambino ora sorrideva, ora faceva greppo, ora metteva sue voci infantili, ora dava qualche pianto, in mezzo alle dolcezze, ai rimbrotti, ai parlari che gli faceva la mamma. Gli altri fanciulli avevano ripreso della più bella il loro ruzzar per la stanza e facevano un chiasso che Dio vel dica.

Molti per eccitarsi all’onanismo si fanno stropicciare i testicoli, o solleticare il retto, le gambe con carezze lascive e perfino con leccamenti feminili o infantili. Altri praticano la sodomia artificiale per giungere a masturbarsi, la quale consiste nell’introdursi le dita, priapi artificiali o naturali o tutt’altri oggetti nell’ano.

Giovanni condusse la moglie, i figli e gli altri parenti alla capanna dove aveva passato gli anni infantili; indi, essendo scoppiata la guerra lombarda, padre e figli vestirono la divisa di volontario milite, lasciando le donne a Torino a pregare e raccorre oblazioni per la guerra sospirata.

Solo, per sempre solo, colle mie labbra solitarie!. Più tardi, mi ritrovai pauroso e tremante davanti all'idolo dal corpo d'ebano e dagli occhi d'agata che il mio futuro impersona!... Un idolo affumicato da lampade rossastre che han valve più sottili di piccole bocche infantili... lampade or vive or morte, in rapida vicenda!....

Benchè vi fossi andato quasi a malincuore, io vi aveva portato tuttavia le mie illusioni, pochi fiori scampati alla bufera; e però visitai tutte le reliquie delle mie memorie infantili, con quella religione severa con cui si visita un ossario di famiglia. Le memorie sono una parte di noi, perchè il passato è una parte della nostra vita.

Egli ad onta della grande disinvoltura, evitò nei primi momenti di parlarmi direttamente e dopo di avermi salutata si rifece con Alessio rispondendo con una certa agitazione alle sue domande infantili. Solo più tardi mi chiese: E la vostra salute? Io sto benissimo, sono sempre stata bene; sapete, i miei vecchi mi amano tanto che trasformano in una malattia ogni mia emicrania.

Essa ripeteva piano quel nome mille volte al giorno, e chiudendo gli occhi, tentava rievocare il visino allettatore e i ricci neri ondeggianti al sommo della vaga testolina. Le pareva di sentire un vuoto, quasi doloroso, nelle mani febbrili, per la smania di stringere in esse quelle morbide mani infantili che in passato si erano così soavemente aggrappate a lei. La signora Avory la consolava.

Ma quando De Nittis rientrò, corse a rifugiarsi al suo collo: non si lasciavano più. Nei giorni, che a lei pareva di star meglio, tornavano amanti con una tenerezza guardinga e più profonda, non avendo adesso più nulla che non fosse in comune. I loro giuochi, quasi infantili, li facevano spesso ridere con uno scoppio irrefrenabile di gaiezza; ella, seduta sulle sue ginocchia, gli ripeteva per ore con parole spezzate, quasi senza senso, come si usa coi bambini, la medesima carezza, e finiva col fingere di addormentarsi sulla sua spalla. Egli la cullava come una balia, superbo allora che gli riusciva di alzarsi con lei fra le braccia, per trasportarla sopra un sof

Appena tornata dalla scuola s'era posta a rivedere i compiti delle sue scolarette: un mucchio di scritti infantili aspettava ancora i suoi segni di correzione a matita azzurra. E la notte precedente ella aveva così poco dormito! Pazienza! mormorò, passando e ripassando le dita sulle palpebre grevi. Come un'eco, dalla finestra dirimpetto, una voce ripetette: Pazienza! Oh, Sofia!