United States or Guam ? Vote for the TOP Country of the Week !


Si fermò perchè Milla faceva un visino scandalizzato.... Alzò le spalle, con un atto sprezzante poi, di volo, ritornò verso la scuderia. Ci stette tardi, sin che potè.... sinchè il mozzo di guardia non lo mandò via minacciandolo d'una pedata. Implorò di poter passare la notte, sulla paglia, accanto alla neonata. Ma invano.

Dopo un lampo d'esitanza, Cesare le si avvicinò, le prese la testa che ricoperse di baci fitti e ardenti.... E promettimi ancòra.... egli soggiunse. Promettimi.... Terminò la frase presso l'orecchio di lei, sorridendo; mentr'ella ebbe un gesto di diniego col capo e con la mano.... Perchè? implorò Cesare. Dammi questa prova; non tenermi in angoscia.... Vuoi? È inutile, disse Emilia.

Dicesi che un suo medico tentasse avvelenarlo; e che Pier delle Vigne suo cancelliero ed amico, che gli avea condotto costui, ne cadesse in sospetto ed in tal disperazione, che perciò si uccidesse urtando il capo al muro . Allora il domato Federigo domandò pace e poco men che mercé, implorò l'intervento di san Luigi re di Francia, e promise riprender la croce.

Nel caffè della stazione di Pisa, Maria e il principe s'incontrarono un momento per caso, ed ella stentò a riconoscerlo quando se lo vide davanti così cambiato e così vecchio. Mi perdona? le domandò egli con voce quasi spenta. Sono un povero malato di corpo e di spirito, che imploro da lei una dolce parola. Maria gli stese la mano ed egli se la portò con riverenza alle labbra.

Quand'egli s'avvide che ella era scomparsa, s'alzò, corse difilato all'uscio per inseguirla, sollevò rapidamente la portiera, si trovò d'avanti ai battenti chiusi a chiave. Ah, cattiva!... apri... apri... implorò, tentando di smuover l'uscio con delle scosse, battendo con le dita nel legno.

È veramente il Carnefice, il Dio dei preti. Intanto prostrato al sacro piede della S. V. imploro per me e per questi miei collaboratori e compagni, l'apostolica benedizione e mi dichiaro" Della S. V. Re dei Re e Pastore dei Pastori l'ultimo dei servi e figli DOMENICO GUSMAN Documento tolto alla Favilla, giornale di Mantova.

Una stoia implorò la piccina, memore delle fiabe che Miss Olivia, con inesauribile fantasia, raccontava seduta al suo capezzale. Non si può adesso, cara. Un'altra volta.... Quando tornerai. E Miss Olivia, palleggiava la bimba, leggera come una piuma. Diana tentennò la testa. Com'è magra, non è vero? Oh, ingrasser

Annetta gli parlò qualche tempo, ed egli le disse che, avendola lasciata uscire per andare a trovar la padroncina, veniva a rinchiuderla di nuovo. Questa temendo di essere sorpresa se continuavano a parlare in quel modo, acconsentì a lasciarlo entrare. La fisonomia franca e buona del giovane rassicurò Emilia, la quale implorò il di lui soccorso, se Verrezzi lo avesse reso necessario.

Implorate che cosa? Nulla per me. E allora nulla avete da implorare! Non l'hai vista infelice? E non sei tu anche piú infelice di lei?... Da te imploro ciò che ella ha certamente implorato. Smettete! Alzatevi!

Non potevo credere, tanto la cosa è triste e strana! Ti vergogni d'amare, e ti avveleni ogni istante di gioia! Dovrò nascondere la passione ch'è il mio orgoglio, per lasciar dormire i tuoi scrupoli? Cesare! implorò la giovane, fermandolo e prendendogli una mano. Esitava; guardava ora lui, ora la villa assopita coi due palmizii i quali ne vigilavano il sonno. Vieni! disse rapidamente.