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La mia bocca mutevole in un’ora ebbe note di gioja e d’innocenza, e lo stupor del sonno e la scïenza del male, e l’urlo tragico che implora. A me ogni sera rinnovò l’incanto d’esser diversa, di scordare il mio sogno per altri sogni, il pianto mio per l’aspra volutt

«Ahi scellerato! E come puoi giovarti del sangue del fiacco che piange? qual diletto o quale utile puoi ritrovare a spengere barbaramente chi ti stringe le ginocchia, e implora la tua piet

Arrigo implora, fa implorar il pontefice. Spoglio degli abiti imperiali è introdotto oltre una prima, oltre una seconda cinta; rimane tra questa e la terza tre ; digiunando, tremando, avviliendosi. Apreglisi finalmente l'ultima porta, s'inginocchia tra que' grandi e quelle donne, è assolto. Poi Gregorio pontifica, si comunica, ed offre l'ostia ad Arrigo, che non osa e ricusa.

Il cammelliere dritto alzando le braccia implora pace dal Vento che giocondamente gonfia il suo barracano come una vela, e in testa il burnus come il fiocco sul bompresso. Ma il Simun non è contento di questi casti profumi rapiti alla capigliatura dell'oasi. Non è forse l'imperatore assoluto dell'Africa?

Il suo babbo era sempre il suo babbo e una donna, messa alle strette, non ha mai il cuore di respingere un'altra donna pensava quando implora compassione per amor di Dio. Picchiò una volta e non fu udita. Aspettò che il Toppa finisse di strimpellare e tornò a picchiare più forte. Questa volta qualcuno intese; la chiave scricchiolò e il volto della matrigna apparve nella fessura dell'uscio.

Indeciso non sapeva appigliarsi a nessun partito onde l'inesorabile vecchio cogliendo il destro gli sussurrò all'orecchio: Se non partite io svelo tutto e sarete scacciato. Queste parole scossero il povero innamorato che guardò Gervaso come chi implora una grazia. Almeno ditemi voi se questo vostro proposito sia irrevocabile, disse la Direttrice interrogando Flavio.

E le sovvenne in quel momento tutto quello ch'ella dovette passare: l'ultimo colloquio da lei avuto, laggiù, in una delle vecchie sale della villa d'Arsizzo con la madre del conte Alvise: le parve di rivedere dinanzi a la figura di quella donna, non più severa come chi è nel diritto di punire, ma umile e mite come chi implora una grazia: le rinacque vivo nello spirito il ricordo delle sue ore di stento, di miseria, di solitudine, passate talora baciando e bagnando di lagrime una scialba miniatura, il ritratto di Alvise, l'unica memoria portata con del tempo felice: finalmente pensò con terrore al giorno quando, stremata di forze e di coraggio, letto in un giornale la morte di Alvise in un paese lontano, volle finirla ella pure, chiedendo alla pace del nulla la sua liberazione.

E il suo core talor tutto si serra E cessa il palpito, Ma poi torna il desir senza la speme E le sembra esser sola sulla terra. E mentre ignara del suo mal pur geme, La solitaria Dal cielo implora i tormentosi affanni, Purchè vi sia chi con lei pianga insieme. E che dan le dovizie a' suoi vent'anni? L'avito orgoglio E le turbe inchinate al suo passaggio?... Ella vorrebbe dispiegare i vanni

Dallo sguardo che accende è passato troppo presto allo sguardo che domanda, alla parola che implora.... La signora, che è virtuosa, ne avverte il marito e invoca la difesa. Ed egli le d

Egli rammenta che, a chi consegna un bandito, il capo 157 degli statuti di Milano concede di poter liberare un altro da qualunque... Che viene ora a metter in mezzo gli statuti? La legge sono io. Ma insomma cosa vuole, cosa chiede? Implora che la vostra serenit