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Corse subito a raggiungere la sorella, dicendo tutta imbronciata: Hai visto la signorina Guerini? che superbia! Perchè? S'è fermata un momento, ma non metteva conto che si fermasse di più per quella bella vista. È stato per non salutarci; domanda anche a Carlo come questa mattina sono passati davanti a noi in carrozza senza nemmeno degnarsi di guardarci.

"Un giorno io era rimasto assente di casa più dell'usato; al mio ritorno Clelia mi venne incontro alquanto imbronciata. Le prodigai mille carezze e il suo malumore fu ben presto dissipato; ma rimase nel suo volto come una impronta indefinibile di mestizia e di sbigottimento, e un abbandono soavissimo nelle sue membra.

Elisa era spesso imbronciata di dover portare soltanto pane e burro o un po' di cacio, mentre molte compagne avevano nel paniere prosciutto, arrosto, biscotto ed altre leccornie; a Carlo non bastava mai nulla, avrebbe voluto una porzione da lupo.

»Ero sempre imbronciata con tutti e anche con la povera Rosilde, che, ne sono sicuro, si sarebbe fatta in pezzi per contentarmi. Ed io ero spesso cattiva con lei, la strapazzavo. »Finalmente presi l'unica risoluzione che mi fosse concessa: tornare al mio paese. »Mia sorella non oppose la menoma resistenza, non tentò neppure un minuto di distogliermi.

Prima di tutto, dimmi come stai Benedettina, che mi sembri imbronciata, forse perchè ti sia caduta a terra la bambola? La fanciullina intelligente, che invece era mesta, mesta, per lo stato del Signor Alfredo, rispose: ma io sto benissimo, domanderò a Lei come sta? Ed Alfredo leggermente sorridendo.

Ma Elisa che sperava di far amicizia colla signorina Guerini era imbronciata, Giannina ed Angiola correvano avanti per fermarsi a coglier fiori e Mario raccontava a Vittorio che voleva fare la caricatura di Alberto Guerini quando passa tutto superbo sul suo velocipede, senza degnarsi di guardare i miseri mortali che camminano lungo la via.

Spiò dall'uscio: era Nora. Aspettò un momento, tornò ad allacciarsi i cordoni della veste, e poi entrò nella saletta, tranquillamente. Evelina era andata alla finestra per prendere un po' d'aria e per vedere se "quell'altra" era tornata sola. Nora veniva allora direttamente dai Giardini, dopo la scena con Pietro Laner: era ancora sossopra, imbronciata, nervosa. Non voleva parlar con nessuno.

Elisa rimase imbronciata, perchè anch'essa avrebbe desiderato andar a divertirsi; ma Maria volle che le fanciulle restassero in casa ad occuparsi; erano state a zonzo abbastanza nei giorni passati. Infatti avevano da cucire della biancheria; da aggiustare i loro vestiti e da fare tante altre piccole cose trascurate durante la fiera.

Questa si alzò lentamente e gli andò vicino, sempre seria, sempre imbronciata. Anche tu?... Che cosa ti occorre? le domandò lo zio sorridendo con affabilit

La ragazza, lei, poteva dire tutto il male possibile dello zio Matteo; ma gli altri, Pietro Laner, no. Questi, come per scusarsi, raccontò allora, ma più pacato, contenendosi, anche la scena di quella mattina. Di volo: zaff! e le ultime dieci lire erano sparite. Non aveva più niente; non aveva.... ancora fatto colazione. Va bene, va bene; rispose Nora sempre seccata, sempre imbronciata.