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E rivoltomi a' miei ministri dissi loro, dissimulando quanto poteva il mio spavento: illustrissimi signori, io sono felice di procedere sull'istante alla mia incoronazione, ma è occorsa credo una cattiva intelligenza in proposito... desidererei... bramerei, se ciò è possibile, che si indugiasse alcuni giorni per ciò che riguarda la formalit

, egli riprese di a un paio di minuti tutti ebbero le mani bucate nella nostra famiglia. Non è da eccettuarsi che una bisavola, la quale aveva invece la manìa dell'avarizia, e, fra l'altre cose, lasciò alla sua morte una cinquantina di pacchi di curadenti con scrittovi sopra: usati, ma servibili. Insomma quello che volevo dirvi si è ch'è necessario metter giudizio; se no vi assicuro io che, nonostante i due dogi, i tre procuratori e gli altri illustrissimi personaggi che vantiamo per antenati, di tutte le nostre ricchezze non ci rester

Come fu alla presenza di quegli illustrissimi mascherati, sentì farsi molte interrogazioni a cui egli rispose ordinatamente. Dopo scorsero alcuni momenti di perfetto silenzio, ed egli, veduto che non gli si diceva altro, gi

La causa vi sfugge tra mano, vi manca il fondamento dell'accusa. Signori Illustrissimi, ho detto questo perchè mi pareva necessario il dirlo, perchè, se voi risolvete questa preliminare questione, voi non avete nemmeno il bisogno di esaminare il resto. Ed era argomento da dirsi, non si poteva tacerlo, e Cappa e Barzilai lo hanno taciuto, perchè sapevano che dovevo parlare io.

De si 96 De no 1 Non sinceri 0 GIOVANNI MARIA VINCENTI Segretario. Senato Corti, Registro 95. Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori V Savi alla Mercanzia,

Che eccellenze? che eccellentissimi? che illustrissimi? ad ogni modo non sai tu che siamo e saremo sempre gli stessi scimiotti vestiti? L'ho fatto per dire; non mi avete voi stesso detto, o cittadino, ch'io era questa mattina di assai buon umore? A banda gli scherzi; io sugli affari non scherzo mai: dunque costoro...?

«Va bene, Barbarigo: a dar spaccio a questa faccenda ci penserete voi.» «Candiano, il fiore de' prodi, il patrizio di cui la Serenissima ebbe sempre a lodarsi; che sotto la corazza d'acciaio ha il valore il più indomito, e sotto la casacca il cuore il più benefico; l'ammiraglio Candiano, che oramai è presso ai settant'anni, mi sembra, illustrissimi senatori, troppo superiore a queste accuse

«Ieri, illustrissimi, sono stato a Milano; ho veduto a far prigione il Barnabò, ho guardato ben bene la faccia di quel galantuomo di suo nipote; ho sentito i lamenti de' poveri Milanesi. Del resto feci assai bene le mie faccende, ed ho portato con me alcuni bellissimi pugnaletti delle migliori fabbriche di quella citt

Poco dopo s'era ritratto con que' due a giocare a tavola reale, in una sala appartata. Quando agli orologi suonò la mezzanotte, entrò in quella sala un servo del senator Malipieri, e accostatosi al tavoliere, «Illustrissimi Senatoridisse, «il fante dell'eccelso consiglio è qui fuori che aspetta; vorrebbe parlarvi

«È bisogno che tu esca di Venezia per non tornarvi mai più.» «È ciò che ho pensato di fare. Un momento fa ho preso licenza dagli illustrissimi legati.» «Sia dunque lodato Iddio che tu abbia prevenuto il mio consiglio.» «Ma perchè mi dite questo?» «Il perchè un'altra volta; ora mi per quando hai stabilito di partire?» «Stanotte o domani.» «È meglio stanotte