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E quel che vedi ne l'arco declivo, Guiglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s'innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora. Chi crederebbe giu` nel mondo errante, che Rifeo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sante?
Quel che piu` basso tra costor s'atterra, guardando in suso, e` Guiglielmo marchese, per cui e Alessandria e la sua guerra fa pianger Monferrato e Canavese>>. Purgatorio: Canto VIII Era gia` l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo di` c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more;
E quel che vedi ne l'arco declivo, Guiglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s'innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora. Chi crederebbe giu` nel mondo errante, che Rifeo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sante?
E quel che vedi ne l’arco declivo, Guiglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s’innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora. Chi crederebbe giù nel mondo errante che Rifëo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sante?
ché Guiglielmo Borsiere, il qual si duole con noi per poco e va l
E s’io non fossi impedito dal sasso che la cervice mia superba doma, onde portar convienmi il viso basso, cotesti, ch’ancor vive e non si noma, guardere’ io, per veder s’i’ ’l conosco, e per farlo pietoso a questa soma. Io fui latino e nato d’un gran Tosco: Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre; non so se ’l nome suo gi
E quel che vedi ne l’arco declivo, Guiglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s’innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora. Chi crederebbe giù nel mondo errante che Rifëo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sante?
Cosi` per Carlo Magno e per Orlando due ne segui` lo mio attento sguardo, com'occhio segue suo falcon volando. Poscia trasse Guiglielmo e Rinoardo e 'l duca Gottifredi la mia vista per quella croce, e Ruberto Guiscardo. Indi, tra l'altre luci mota e mista, mostrommi l'alma che m'avea parlato qual era tra i cantor del cielo artista.
Quel che piu` basso tra costor s'atterra, guardando in suso, e` Guiglielmo marchese, per cui e Alessandria e la sua guerra fa pianger Monferrato e Canavese>>. Purgatorio: Canto VIII Era gia` l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo di` c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more;
E s’io non fossi impedito dal sasso che la cervice mia superba doma, onde portar convienmi il viso basso, cotesti, ch’ancor vive e non si noma, guardere’ io, per veder s’i’ ’l conosco, e per farlo pietoso a questa soma. Io fui latino e nato d’un gran Tosco: Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre; non so se ’l nome suo gi
Parola Del Giorno