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Ma la caccia sovrana faceva gola ai touristes, la carne di stambecco è prelibata e molti Svizzeri avrebbero lautamente pagato un maschio ed una femmina vivi, per trapiantarne la razza e farla allignare nelle proprie montagne. Ne seguiva che parecchi degli stessi guardacaccia, se veniva loro il destro, tiravano la sua brava schioppettata e l’inverno salivano alle più alte foreste a cercarvi i novelli, volgendo a profitto della propria industria l’autorit

Arrivarono alla villa, poichè ben potea chiamarsi così la dimora, assai signorile, di Cristina. La principessa e Diana dovettero scendere dinanzi a un cancelletto e fare a piedi una stretta, ripida salita; che avea a' due lati siepi di rose e di melagrani, e che metteva alla villa. Cristina fu subito avvisata dal bel guardacaccia dell'arrivo della principessa.

Andò a indossare un bell'abito di seta nera e tenne intanto la principessa ad aspettarla, come s'ella fosse un'altra signora. Enrica avea riconosciuto il bel guardacaccia di Mondrone: e gli avea subito dato un'occhiata, che avea lasciato perplesso quell'uomo assai risoluto e assai vizioso.

La sera, chiusi gli usci, chiuse ermeticamente le finestre, dopo cena, dopo aver fatto una lauta cena, gli abiti discinti, attirava a il bel guardacaccia: e con lui rideva, scherzava su tutto, gettava, con scoppii di risa fescennine, con motti salaci, procaci, il ridicolo su tutte le persone più rispettabili, su tutto ciò che v'ha di più alto e di più puro. E il giovinetto, gigante, fortissimo, si stupiva sempre d'una cosa, della sapienza, delle novit

Come se nulla di terribile fosse accaduto tra loro, Cristina si studiava atteggiare il suo bieco volto al sorriso più ilare, più affabile che potea, cominciò a mostrare alla principessa le delizie della sua casa: poi la guidò nel giardino ov'erano Diana e il guardacaccia. Anche la principessa, commediante perfetta, appariva tranquilla; serena, disposta al celiare.

Intanto che la principessa aspettava, il guardacaccia le offriva di che refocillarsi. La principessa era gaia: avea sempre il suo vigoroso appetito, e accettò. Le destava curiosit

E pensava ad un uomo, press'a poco come il guardacaccia, con cui avea un giorno sorpreso Cristina, senza vesti, nella stanza del castello sfarzosissima, ove i due si erano riparati. Quella scena le tornava spesso alla mente. Ma parla pure.... ti ripeto, bisbigliava il principe, baciandole la spalla, bianchissima, rimasta nuda, e appoggiandovi la testa.... parla delle tue ambizioni....

Ma la principessa avea posto nella sua occhiata, come sapeva, molte e varie espressioni: fra le altre avea saputo significarvi ch'ella ben si ricordava del modo ond'avea sorpreso Cristina e il guardacaccia in un salotto del castello. Perchè il guardacaccia si trovasse , dava ad intendere l'occhiata della principessa, non era un mistero per lei.

Si erano bene astenuti però d'iscrivervi altresì che ella aveva morti per sbaglio cinque o sei picchieri e parecchi contadini e guardacaccia. Il sangue, compreso il suo proprio, l'intimidiva poco. Malgrado ciò, era sensibile alle lagrime, e gli atti generosi la facevano singhiozzare. Un uomo ucciso la colpiva; un fiore appassito l'inteneriva.

Negli ultimi anni del regno di Vittorio Emanuele, i cacciatori di contrabbando erano in val d’Aosta tanto cresciuti di numero e di baldanza, che il Re aveva trovato di non potersene altrimenti liberare se non accogliendo fra i proprii guardacaccia alcuni degli stessi contravventori, i più audaci e fortunati.