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Lalla, che non capiva nulla, ritornò a piangere anche lei; baciava la bocca, le guance, gli occhi della povera sconsolata, e colla vocina infantile continuava a domandarle: Perchè piangi, mamma? Rinvenuta un poco dallo sgomento di quella scoperta, la poveretta ebbe qualche conforto dal dubbio.

Giuliano andò diritto all'oste, il quale era un ometto tondo della persona, lucente nelle guance, e tenuto in sussiego da tre o quattro giogaie, che dal mento gli si digradavano alla sommit

Il burchiello si accostava alla scogliera, portando il fratello di Fiordispina. Ebbene? gridò Aminta. Non venite a darmi il benvenuto nella vostra isola? Gino accorse, stese la mano ad Aminta, lo abbracciò stretto e lo baciò su ambedue le guance. Era anche la sua risposta alle ultime parole di Fiordispina.

Il padrino Adelindo se ne veniva verso l'atrio, col suo visetto d'angelo, con un grazioso incarnatino sulle guance, indizio di una camminata frettolosa all'aperto, e col sorriso sulle labbra, testimonianza del suo adorabile candore.

Il rossore delle guance, l'occhio scintillante, il tremito, il bruciore della mano, tutto ciò fu notato da Giorgio che trovò la duchessa più bella, più buona e più affettuosa. Maria trovò Giorgio sempre lo stesso e perciò continuò ad amarlo... sempre di più.

Quei fuochi eran quelli del salone di Morella! Questa memoria imporporò le guance di Vitaliana.

Don Giacomo stringeva quanto più gli era dato le labbra, e la pelle delle guance insinuava fra i denti, sicchè ne aveva la bocca piena di sangue; e ciò faceva per non gemere. Ma giù dalla fronte grondava il sudore a pioggia, i capelli dritti come istrice, convulso tutto, singhiozzava talvolta, ma non gemeva.

Così parlando, si era stranamente animato. Inutile il tentare di calmarlo. Gli fiammeggiavano le guance; gli scintillavano gli occhi; ma in quella gran luce, ond'erano accesi, egli gi

Allora, davanti a quella indifferenza, l'orgasmo le cadde: tornò a sedersi. Ma Tina si avvide che l'altra la scrutava con quegli occhi grigi, pieni di una luce fredda. Infatti il viso della fanciulla era così alterato che sarebbe stato impossibile non accorgersene: tratto tratto dal fondo delle sue pupille azzurre una fiamma dardeggiava come sotto un soffio; aveva le labbra livide e il seno le ansava. Adesso l'ombra di quei due cerchi sotto gli occhi le si allargava per le guance, confondendosi colla oscurit

ambo le mani in su l'erbetta sparte soavemente 'l mio maestro pose: ond'io, che fui accorto di sua arte, porsi ver' lui le guance lagrimose: ivi mi fece tutto discoverto quel color che l'inferno mi nascose. Venimmo poi in sul lito diserto, che mai non vide navicar sue acque omo, che di tornar sia poscia esperto.