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In tal modo i tratti del loro viso restavano in ombra mentre essi avevano il destro di vedere perfettamente rischiarato il volto di chi fosse venuto a parlar con loro. Facevano come certe donne sul tramonto che vogliono nascondere le grinze ai loro visitatori. Venga avanti signor Giovannino disse un di coloro al parrucchiere, che aveva domandato licenza di entrare.

Che gli uomini ammogliati predichino questa morale, ciò non fa effetto di sorta, perchè li scotta troppo l'argomento. Bisogna dunque che siamo noi scapoli a predicarla, e se non fosse altro, vorrei farlo per vezzo. Ho oramai piene le orecchie di questa facile indulgenza gridata su tutti i tuoni, e mi par ora di cambiare il numero della suonata e la chiave dello strumento. Certe teorie nate stantìe, finchè sono giovani reggono in grazia di un po' di fuoco che le galvanizza; ma quando alle grinze ed alla povert

Diacin ne vadia, con tanto lisciarsi! diceva io fra me medesimo: può egli essere che queste meschine non si accorghino che, per voler parer piú belle, si fanno maschere e si guastan la vita ed invechiano dieci anni inanzi al tempo e diventano grinze e isdentate o vero co' denti sudici e lordi che sarebbe manco schifo a baciar loro... presso che io non dissi qualche mala parola... che baciar loro la bocca?

Era un bimbo miseruzzo, piccino, piccino, cogli occhî rinchiusi, la pelle tutta grinze, la carnagione gialliccia; e non cessava quel gemicolìo, che rivelava un continuo malessere. La moribonda balbettò con accento d'immenso desiderio: Baciarlo! La suora di carit

Anche questo lo spiegò il seminarista, cogli occhietti che luccicavano fra le grinze della pelle e il ghignetto da scimmia sulle labbra sottili e mobili. Pierino, mentre ascoltava, era diventato pallido, rosso; poi era rimasto a bocca aperta, con un sorriso stupido. Non aveva capito bene, non aveva capito tutto, ma non osò domandare di più. Dopo, dopo, che continuo lavorìo della mente per indovinare!... Era il mondo che lo aveva preso colle sue passioni, colle sue seduzioni, colle sue cattiverie; era la donna che si rivelava a mano a mano, incessantemente. E il giovinetto nell'accensione bramosa, domandava alla discreta nudit

Le maniche della veste erano così strette, che le braccia sebbene aduste vi capivano a fatica; un grembiale ampio, d'altra indiana meno scura, le cingeva i fianchi fin sulle reni; e due fazzoletti stampati di frutta e di fiori a colori, assai vivi, le coprivano l'uno il capo, l'altro le spalle, facendo una strana cornice alla sua faccia, massime alla fronte, sulla quale si vedeva un pensiero, piccino ma sempre desto, ma sempre in moto come uno sgricciolo, dare il guizzo tra le grinze che facevano mazzo verso le ciglia, in cima a quel suo nasetto, curvo come un rostro, e di espressione diversa da quella dolce de' suoi occhi.

E ravviati leggermente con tre dita i capegli e data una scrollatina all'abito nero, come per levarne le grinze, il figlio di Sua Eccellenza se ne andò verso il corridoio dei palchi di prima fila, per consolarsi presso la taille de guêpe dei superbi dispregi di madonna Giunone. La quale, per uno di quegli arcani psicologici che hanno fatto chiamare l'uomo un animale imitatore, era parsa bella e desiderabile al contino Candioli, dopo che l'avevano trovata bella e desiderabile gli altri. Ed Ariberti, dal canto suo, non si era innamorato per una ragione altrettanto frivola? Nel suo struggimento, più assai di testa che di cuore, non c'entrava egli per due terzi di vanit

Per non tener a bada oltre il bisogno i lettori, diciamo che da un mese appena le era stato presentato Edmondo Alerami, conte palatino; un bel giovinotto sui trentadue, il quale aveva due occhi assai belli, sebbene dintornati da certe grinze che accennavano una vita scapigliata anzi che no, naso aquilino, baffi folti che gli scendevano sugli angoli delle labbra per rialzarsi superbamente in due punte attorcigliate, e un'ariona da principe indiano, a cui dava maggior risalto il suo viso abbronzato.

Il signor Cavaliere era un uomo di quarantacinque anni, o in quel torno, da' capegli brizzolati, che portava sempre tagliati alla radice, e dal volto affatto ignudo, il quale lasciava scorgere in tutta la loro bellezza le cento grinze di un sorriso, che vi era come stereotipato, ed aiutava alla sua nominanza d'uomo piacevole e di belle maniere.

Poi si scuoteva, indovinando d'essere troppo cattivo, e la carezzava leggermente perchè non si rotolasse più sul tappeto come avesse mangiato funghi velenosi. Io, vedi, le disse un giorno, non sono fatto per essere adorato.... Quando mi dici che mi adori, mi sembra di diventar d'avorio giallo, come un piccolo idolo, con la pancia solcata di grinze. Ne ho visto uno, non so più dove....