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Quella grande calma sembrò abbandonarlo, allorchè, appena uscito dalla bòtola, i suoi sguardi si fermarono istintivamente sul letto, dove la Virginia giaceva come se dormisse. Tremò e inciampò. Sacr...! Se mi scatta il grilletto!... balbettò trasalendo. Fece qualche passo per la camera, sempre con gli occhi rivolti alla morta.

Fathma e Omar si slanciarono verso di lui per disarmarlo ma non ne ebbero il tempo, il guerriero, obbediente al comando del suo capo, premette il grilletto, facendosi saltare le cervella. Cadde su di un banco col volto inondato di sangue. È orribile! esclamò Fathma con ribrezzo. No, è giustizia, disse lo scièk freddamente. Quell'uomo non mi conosceva, Abù-el-Nèmr.

Questione grave. Ma l'operaio non istette lungamente in dubbio. Pochi attimi bastarono a risolverlo. Siccome l'uscio della camerina era chiuso, egli con un fortissimo urto lo spalancò. Il lettuccio, naturalmente, non era toccato; al capezzale stava ancora lo schioppo, ritto e lucente, col grilletto alzato per isparare.

Notis credette giunto il momento opportuno per mandarlo nel paradiso di Maometto. Puntò la carabina, mirò per qualche tempo con mano ferma, poi premette il grilletto. La detonazione non era ancor finita che Amr precipitava di sella, contorcendosi disperatamente fra le erbe. All'armi! s'udirono gridare le sentinelle dell'accampamento. Notis non si sgomentò.

Nel premere il grilletto si svia sempre la canna al di fuori, e bisogna correggere il difetto coll'arte. Del resto, è inutile rammentarle queste cose. Gliele dir

Attenti! grida Gianni per la seconda volta. Uno!... Due!... Tre! Ghegola pronto tira il grilletto.... il colpo parte.... Aimoni, colpito, gira su se stesso, poi cade fra le braccia del suo padrino. Foscarini, i medici, i testimoni, gli corsero tutti d'intorno per soccorrerlo; soltanto Ghegola non si mosse. Egli s'era fatto bianco, quasi livido: pareva un cadavere.

Il greco fissò i suoi occhi sull'abitazione, esaminando le finestre e sorrise con compiacenza. Vieni Fit Debbeud, disse. Tutti e due scesero dalla rupe e guadagnarono la barca arenata fra i canneti. Omar saltò fuori e li vide prendere i remi, attraversare il fiume e sbarcare dinanzi all'abitazione. Una bestemmia gli uscì dalle labbra; le sue mani tormentarono il grilletto delle pistole.

Andò allora alla mensola su cui era posata la busta che aveva eccitata l'attenzione del vecchio gastaldo, e aperto quell'astuccio ne cavò due pistole. Erano due armi stupende, uscite dalla riputata officina del Lepage, e da lui comperate nella sua gita a Parigi. Sorrise amaramente nell'atto di recarsele in mano e di sperimentarne il grilletto.

Era però sul punto di troncare gl'indugi e premere il grilletto, quando gli ferì l'orecchio un mormorio vago, lontano. Forse era un'illusione dei sensi, una delle tante allucinazioni che precedono l'agonia. Forse era una nuova frana, forse era il romore dell'acqua che s'era aperta un'altra strada. Si mise in ascolto cercando di calmarsi, di raccoglier le poche forze che gli rimanevano, di raccapezzar le sue idee. E quel romore continuava, Roberto sapeva spiegarsi che fosse; pur non pareva strepito d'acqua che irrompe o di terra che si scoscende; era, per dir così, un romore fatto di romori diversi. Il povero sepolto vivo, che ormai non poteva più reggersi in piedi, si trascinò carponi dalla parte ond'esso veniva, e, appoggiato l'orecchio al suolo, stette immobile, trattenendo il respiro, comprimendo con una mano il cuore che minacciava di scoppiargli nel petto. In questa posizione, le onde sonore gli arrivavano più distinte, avvicinandosi e allontanandosi con alterna vicenda, facendo con le loro vibrazioni traballare il terreno. Non riusciva ancora ad afferrare bene quei suoni, non avrebbe ancora saputo dar loro un nome; aveva acquistato però la certezza che qualche cosa si moveva al di l

Uccidetela! urlò egli con voce spaventata. Alcuni egiziani tirarono su Fathma, ma senza colpirla. Ella premette il grilletto e Notis capitombolò sul ponte del suo legno, bestemmiando Dio e gli uomini e dibattendosi disperatamente in un lago di sangue. Sono vendicata! gridò Fathma. Fuoco sulla dahabiad. Daùd! Fuoco! La darnas s'empì di fumo.