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La viscontessa (le cui lettere del resto non erano trascritte nei libri di Bonaventura, come quelle che non avevano alcuna attinenza a' suoi fini) narrava poco di e dei pensieri che le giravano per la fantasia; si dimostrava in quella vece molto curiosa dei pensieri, delle opere e perfino delle omissioni di Ginevra; pel rimanente, aveva a parlarle molto di teatri, di veglie, e di nuove fogge parigine. Ma non dubitate, tra i nomi degli eleganti cavalieri che cadevano sotto la penna della francese, Ginevra indovinava subito quello che all'amica premesse di più, quantunque buttato l

Però il giovane per quanti ragionamenti si muovessero non restava dall'adocchiare la Marcellina, e benchè questa per la natural sua modestia si tenesse a molto raccoglimento, le sue pupille sovente senza avvedersene si giravano sopra di lui, e le inchinava palpitando.

Sicuramente, li avevano veduti da lungi, mentre giravano il poggio, ed era facile scoprirli su quell’altura solitaria, dove il terreno era sgombro di piante, e il verde del prato dava riflessi giallicci, sotto la gran luce meridiana del sole.

Nel pomeriggio di quel medesimo giorno, 14 ottobre, pochi minuti dopo il desinare, ch'egli aveva a mala pena assaggiato, Bonaventura Gallegos era nella sua camera di studio. Quel gli era venuto in uggia il terrazzo, dove soleva recarsi a fare la sua digestione; i tristi pensieri, che gli giravano per la fantasia, richiedevano il raccoglimento della solitudine.

I secchi dei lattivendoli giravano scoperti nelle vie, o solo coperti da uno strato di mosche. In ogni via aprivasi un macello; i suini ed i vitelli, trascinati brutalmente sui carri, intronavano dei loro gemiti le vie. I monsignori del Duomo si distinguevano per la rotondit

Nel quale si fa la spiegazione del proverbio "chi cerca trova". Maria non aveva risposto nulla a quel discorso di Lorenzo, rimanendo un tratto impensierita, con le mani in mano, in quella che Lorenzo s'era messo a passeggiare su e giù per la camera, a passi concitati, come era sua consuetudine quando i tristi pensieri gli giravano per la fantasia.

Il naturalista filosofo si fermò, aspettando qualche nuova obbiezione da combattere; ma la signora Luisa era rimasta muta. I concetti che egli aveva svolti le giravano confusi per la mente, come una musica nuova di cui non s'è anco potuto cogliere il senso melodico. Dunque, proseguì egli, a mo' di perorazione far

Guido la ringraziò con un cenno del capo, ma non rispose motto. Egli pensava a mille cose in un tempo, e, tra i concetti che gli giravano confusi nella fantasia, gli pareva che dovesse esserci il buono. Però stava cercando, e non rispondeva nulla a quel disperato ragionamento.

Non seppe tenersi dal ridere neanche il padre Anacleto, con tutti i gravi pensieri che gli giravano in testa.

Cantastorie e figurinai giravano pei villaggi celebrando la magnificenza dell'impero; e riportava dovunque un gran successo la poesia sublime di quella canzone da organetto, che dobbiamo alla musa di Emilio Girardin: Si vous voulez un bon, Prenez Napoléon!