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La geografia di Lorenzo Tamaroni non andava niente più in l

Gli esempî relativi alla Sicilia sono tassativi e sufficienti a provare il predominio delle cause sociali sulle cause fisiche e climatologiche; ma se occorresse, molti altri di altrove se ne potrebbero trovare, ed altrettanto convincenti, nei libri del compianto De Laveleye e nella grande opera del Reclus sulla geografia.

Dai tempi del Caracciolo in poi, nell’annuale Notiziario di Corte scriveva di geografia e di storia naturale, di tasse e di traffichi, di derrate e di commerci, di monumenti e di artisti dell’Isola. Nessuno prima, nessuno dopo di lui seppe meglio adombrare il perfetto modello di una storia civile.

Ma che diamine gli salta in testa alle maestre, d'insegnare la geografia alle ragazze? A che cosa può servire la geografia? Il sottoprefetto lo fermò con un gesto.

Se prima che io mi determinassi a fare un viaggio in Olanda, un professore qualunque di geografia m'avesse fermato allo svolto d'una strada, domandandomi bruscamente: Dov'è la Zelanda? sarei rimasto senza parola, e non credo d'ingannarmi, supponendo che un buon numero dei miei concittadini, a cui si facesse quella domanda, non troverebbero subito una risposta. Per gli Olandesi medesimi la Zelanda ha del mistero; pochissimi ci sono stati, e tra questi i più non fecero che attraversarla in battello; quindi se ne parla di rado e come d'un paese lontano. Dalle prime parole che intesi dire ai viaggiatori che salirono con me sul bastimento, quasi tutti belgi e olandesi, m'accorsi che anch'essi avrebbero veduto quella provincia per la prima volta; eravamo dunque tutti curiosi ad un modo; e il bastimento non era ancora partito che avevamo attaccato discorso, e ci aguzzavamo la curiosit

Aggiungiamo pure la etnografia, la geografia antica, la mitologia comparata, l'archeologia, la diplomatica, la paleografia, ecc.

Don Paolo Vannucciseduto presso la scrivania, curvo sopra un registro aperto, e scrive. Un lungo silenzio. A un tratto, si lascia scivolare con mal garbo la penna dalle dita) Ih, che inchiostro! Che inchiostro! (Prende l’orciuolo e versa inchiostro nel calamaio. Quindi, stringendo fra le labbra i peli più lunghi dei baffi, borbotta:) Si va male. Male assai! (Guardando il registro) Punti scadenti in grammatica, punti scadenti in geografia, punti scadenti in condotta...: punti scadenti sempre! Fatiche buttate via con queste fanciulle benedette! L’istruzione obbligatoria?... A che pro? A che pro?... Fisime, caro don Paolo, utopie, sogni! La scuola nel villaggio! Uhm! Che sbaglio! Ignoranti vogliono restare, ignoranti! Ed è meglio!... Oh, la santa, beata e comoda ignoranza! Altro che progresso! Diceva bene il celebre Giuseppe Verdi: «Torniamo all’anticoGi

Proviamo se io mi rammento tutte le cose che sapeva una volta: quattro volte cinque fanno dodici, e quattro volte sei fanno tredici, e quattro volte sette fanno oimè! Se vado di questo passo non giungerò mai a venti! Del resto la Tavola Aritmetica non significa nulla: proviamo la Geografia: Londra è la capitale di Parigi, e Parigi è la capitale di Roma, e Roma , , ho sbagliato tutto!

Il bisogno fortissimo di emozioni nasce in loro, se mal non veggo, per la mancanza di una continua varietá di oggetti esteriori che possa occuparli e muoverne gli animi piacevolmente. E questa mancanza è prodotta dalle circostanze politiche, da quelle del clima, della geografia loro e della loro vita sociale.

Tornando all'ordine di idee interrotto dianzi, un'altra accusa fatta ai nostri novellieri naturalisti è quella del regionalismo. «Voi mi date dei marinai di Aci-Trezza, dei mulattieri di Licodia, dei contadini di Viagrande: che geografia è cotesta? Come volete che io m'interessi ad una gente che non so neppure dove stia di casaLa quistione è che se voi non potete interessarvi a questi ignorati, lo scrittore non può conseguire una fedelt